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Very Long Song Artist

Very Long Song Title

Ritratto dell’artista da morto
Ridare voce a chi di voce ne é stato privato
   17 Mar 2023   |     Redazione   |     Margot Boccia   |     permalink   |      commenti
Giovedì 16 marzo noi di POLI.RADIO abbiamo assistito alla prima nazionale dello spettacolo teatrale ‘Ritratto dell’artista da morto’ presso il Teatro Studio Melato di Milano.

Scritto e diretto da Davide Carnevali, interpretato da Michele Riondino, con le musiche di Gianluca Misiti e le scene e i costumi di Charlotte Pistorius, è una nuova produzione del Piccolo, in coproduzione con la Comédie de Caen – CDN de Normandie, Comédie, Centre dramatique national de Reims e il Théâtre de Liège.


In un clima del tutto caldo e informale, con luci ancora accese e un tono molto colloquiale, Michele Riondino racconta, come racconta un uomo a un suo amico davanti a una tazza di caffè in un bar, un episodio di vita che si dispiega tra realtà e invenzione, tra autobiografia e finzione, che coinvolge attivamente chi lo ascolta, guidandolo verso una profonda riflessione sulle barbarie dei totalitarismi del ‘900.

Michele Riondino, in seguito a diversi accadimenti, si ritrova coinvolto in un viaggio a Buenos Aires per seguire la vicenda processuale di un appartamento conteso, acquistato da un suo presunto parente nel ‘78, espropriato a un dissidente politico durante la dittatura militare. Riondino, con il regista Davide Carnevali, decide di assistere al processo e di viaggiare per esplorare, scoprire, imparare e toccare con cuore tale ambiente a cui si sente in un modo o nell’altro legato, così da poter anche scriverne un documentario. Colpo di scena: arrivati all’appartamento, si scopre che il desaparecido a cui apparteneva l’appartamento era un compositore argentino. Questo rende tutto più poetico, artistico e interessante, portando Michele e Davide ad addentrarsi a fondo nel caso. Si scopre così che il compositore stava lavorando su delle partiture di un pianista ebreo, di cui si erano perse tracce durante la Seconda Guerra Mondiale nell’Italia del ‘41. Le ricerche storiche riportano curiosamente molte sinergie tra le biografie dei due pianisti: entrambi vissuti in anni di estrema repressione e di grande totalitarismi, sentivano una forte necessità di esprimere attraverso la musica ciò che a parole non poteva essere detto.

Michele, con chiarezza, calma e grande sintonia e profondità, racconta in prima persona l’andamento di questo viaggio, ricostruendo, attraverso immagini, oggetti, musiche e parole, memorie di eventi che hanno causato ferite presenti tutt’ora nella società. Raccontare la storia non è semplice, richiede estrema precisione e coerenza, ma al contempo necessita, per poterla capire davvero, di toccarla prima che con l’intelletto, con cuore, occhi e mani: così la casa e la scenografia del teatro si trasformano in un museo in cui lo spettatore viene invitato a entrarvi e girarvi liberamente, lasciandosi avvolgere direttamente dall’energia di quel luogo, di quegli oggetti, di quella musica e di quelle parole che emergono man mano dal racconto di Michele.



Noi di POLI.RADIO siamo rimasti affascinati dalla regia, da Riondino e dalla sua capacità di coinvolgere lo spettatore e farlo sentire parte integrante della scena. Non perdertelo!


ORARI:

martedì, giovedì e sabato, ore 19.30

mercoledì e venerdì, ore 20.30

domenica, ore 16.00


BIGLIETTI:

platea 40 euro.

balconata 32 euro.


Per info 02 21126116
argentina, italia, piccoloteatro, spettacolo, teatro