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Very Long Song Artist

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Ezra in gabbia
o il caso di Ezra Pound
   28 Feb 2025   |     Redazione   |     Margot Boccia   |     permalink   |      commenti
Dal 19 al 23 febbraio 2025, il Piccolo Teatro Grassi di Milano ospita "Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound", spettacolo che porta in scena la figura complessa e controversa del poeta americano. Interpretato da Mariano Rigillo e Silvia Siravo, con la drammaturgia e regia di Leonardo Petrillo, il testo si basa sulle parole dello stesso Pound, tratte dai suoi scritti e dichiarazioni.

Il fulcro della rappresentazione è la detenzione di Pound nel 1945 in una gabbia d'acciaio nel campo di prigionia americano vicino Pisa, un'esperienza disumanizzante che ispirò i "Canti pisani" e segnò l'inizio di un calvario fatto di accuse di tradimento, reclusione in un ospedale psichiatrico e un lungo dibattito sulla sua eredità. La narrazione teatrale esplora il legame tra arte e repressione, tra libertà e censura, restituendo la voce a un uomo che ha influenzato profondamente la letteratura modernista.

Il monologo di Mariano Rigillo, affiancato dagli interventi di lettura scenica di Silvia Siravo, attraversa la vita, le idee e le contraddizioni di Pound. Il suo poema incompiuto, "The Cantos", emerge come testamento di una visione del mondo, in cui la poesia diventa strumento di ricerca della verità e di denuncia del potere finanziario.

Ezra Pound, nato nel 1885 nell'Idaho e morto a Venezia nel 1972, fu uno dei protagonisti della letteratura del XX secolo. La sua adesione al fascismo e le controverse posizioni politiche continuano a suscitare dibattiti, ma la sua influenza sulla poesia moderna rimane innegabile. Movimenti come l'imagismo e il vorticismo, da lui promossi, hanno rivoluzionato il linguaggio poetico, mentre la sua opera rappresenta un tentativo di intrecciare storia, cultura e poesia in un'unica visione.

In Italia, Pound visse a lungo, affascinato dalla cultura e dalla storia del paese. La sua eredità letteraria e politica è ancora oggi oggetto di discussione, soprattutto per la sua collaborazione con il regime fascista e le trasmissioni radiofoniche a sostegno di Mussolini. Tuttavia, il teatro si fa spazio di riflessione e "Ezra in gabbia" offre una prospettiva inedita sulla sua figura, invitando a chi guarda, a chi ascolta, a chi inciampa in questo monumento della storia della cultura del Novecento di interrogarsi sul rapporto tra genio creativo e responsabilità morale.

Qual è il ruolo dell'artista nella società e quali conseguenze hanno le scelte ideologiche?

"Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie." Questa verità, scolpita nei "Canti pisani", trova oggi nuova vita sulla scena, dimostrando che la voce di Pound non si è mai davvero spenta.



La locandina
Ezra in gabbia
o il caso Ezra Pound
scritto e diretto da Leonardo Petrillo
liberamente tratto dagli scritti e dalle dichiarazioni di Ezra Pound
con Mariano Rigillo e Silvia Siravo
scene Gianluca Amodio
costumi Lia Francesca Morandini
disegno luci Enrico Berardi
musiche Carlo Covelli
aiuto regia Mario Rinaldoni
produzione TSV – Teatro Nazionale, OTI – Officine del Teatro Italiano
nell’ambito del progetto VenEzra promosso dalla Regione Veneto




- Margot Océane
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