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Da questa sera si recita a soggetto
ideato e diretto da Paolo Rossi
   23 Feb 2025   |     Redazione   |     Margot Boccia   |     permalink   |      commenti
Dal 18 al 23 febbraio 2025, il Teatro Menotti di Milano ospita "Da questa sera si recita a soggetto", uno spettacolo ideato e diretto da Paolo Rossi.

Paolo Rossi, noto per la sua capacità di mescolare ironia, riflessione e improvvisazione, rilegge Pirandello attraverso una chiave moderna e interattiva. Lo spettacolo non si limita al palcoscenico: gli attori si muovono tra la platea e il foyer, integrando lo spettatore alla messinscena e sfidando la distinzione tra attore e pubblico, tra recitazione e vita reale, tra inizio e fine dello spettacolo.

Questa esperienza teatrale la definisce un'opera che lo frulla, nel senso di travolge, di scompiglia, per l'energia che richiede, ma che al contempo entusiasma. Non a caso, lo spettacolo ha già ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio internazionale di satira politica a Forte dei Marmi. "Non sempre condivido Pirandello, ma lo ascolto", dichiara Rossi, evidenziando quanto il drammaturgo continui a offrire spunti di riflessione profondamente attuali.

La storia segue una compagnia teatrale che, guidata da un capocomico, decide di mettere in scena uno spettacolo senza copione fisso, affidandosi completamente all'improvvisazione. Questo espediente narrativo non è solo un gioco teatrale, ma diventa un potente strumento per riflettere sul rapporto tra finzione e realtà, un tema cardine della poetica pirandelliana.


L'attualità di Pirandello
Luigi Pirandello, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, è stato un pioniere del modernismo teatrale, un autore che ha decostruito le convenzioni della scena per indagare la crisi dell’identità e il contrasto tra apparenza ed essenza. I suoi drammi esplorano l’alienazione dell’individuo, la relatività della verità e la mutevolezza della percezione, tematiche che, nell’era digitale, assumono una risonanza ancora più profonda.

Nel 2025, in un mondo dominato dai social media e dall’intelligenza artificiale, le riflessioni pirandelliane sulla molteplicità del sé si fanno contemporanee. Se un tempo il dramma umano era confinato ai giochi di maschere sociali, oggi la frammentazione dell’identità si amplifica attraverso i profili digitali e i filtri della realtà virtuale. La domanda pirandelliana “Chi siamo veramente?” trova una nuova dimensione nella cultura dell’immagine e dell’iperconnessione, rendendo il suo teatro più attuale che mai.

Rossi stesso, da sempre poco incline alle etichette ideologiche, si definisce anarchico e non comunista, respingendo con ironia le classificazioni politiche che gli vengono attribuite. La sua visione del teatro come spazio di comunità, dove il pubblico si riunisce per condividere esperienze dal vivo, si contrappone all’isolamento digitale e all’iperconnessione virtuale.


La rivoluzione del teatro
Questa sera si recita a soggetto è l’ultima opera della trilogia del "teatro nel teatro" di Pirandello, insieme a "Sei personaggi in cerca d’autore" e "Ciascuno a suo modo". Scritta nel 1929, la commedia mette in scena una compagnia teatrale che sperimenta la recitazione senza un copione fisso, affidandosi all’improvvisazione. Questo espediente porta inevitabilmente a conflitti e tensioni tra attori e regista, mettendo a nudo la complessità del processo creativo e il delicato equilibrio tra libertà artistica e struttura narrativa.

Oltre a essere una riflessione sulla natura stessa del teatro, l’opera di Pirandello si interroga su chi abbia realmente il potere di definire una storia: l’autore, il regista, gli attori o il pubblico? Una domanda che oggi risuona ancora più forte, in un’epoca in cui le narrazioni non sono più unidirezionali, ma si costruiscono in modo fluido e interattivo, dai social media alle serie televisive con finali alternativi.

Rossi racconta di aver avuto accesso a documenti e appunti inediti dell’allievo di Pirandello, Rosso di San Secondo, che hanno ispirato questa messinscena. Attraverso di essi ha approfondito la complessità del teatro pirandelliano, scoprendo dinamiche interne agli attori che si riflettono anche nella nostra società contemporanea: gelosie, egocentrismo e individualismo. "Sono gli stessi problemi che affrontiamo anche oggi, anche nella politica", osserva Rossi.

Curiosamente, Rossi rivela un episodio poco noto legato a Pirandello e alla sua visita a Trieste, dove trattò con freddezza Italo Svevo dopo che questi gli aveva confidato la sua aspirazione letteraria. Un aneddoto che mette in luce il lato umano e contraddittorio del drammaturgo siciliano, ulteriore prova della sua modernità e complessità.

"Da questa sera si recita a soggetto" oggi significa confrontarsi con la manipolazione dell’informazione, la libertà di espressione e il perenne equilibrio tra ordine e caos.

Una messinscena che interroga e provoca.



LOCANDINA:
drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini
con Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Alessandro Cassutti
e con la partecipazione del pubblico
aiuto regia Luca Orsini
scene Lorenza Gioberti
costumi Elisabetta Menziani
luci Elena Vastano
ideazione e regia Paolo Rossi
produzione AGIDI


Durata: 120 minuti



- Margot Océane
milanoteatro, paolorossi, pirandello, teatromenotti