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Very Long Song Artist

Very Long Song Title

IN FONDO AGLI OCCHI
Regia César Brie
   24 Ott 2024   |     Redazione   |     Margot Boccia   |     permalink   |      commenti
IN FONDO AGLI OCCHI
Regia di César Brie


Se dovessi fare una sola domanda a un bambino, quale sarebbe?
Con questa domanda, gli attori Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, durante lo spettacolo, interrogano il pubblico, il quale viene continuamente coinvolto in una serie di indagini che muovono gli attori nell'oscillazione tra due punti di vista: "il reale in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita."


In fondo agli occhi, con la nuova drammaturgia di César Brie, affronta il tema del dolore e della perdita universale attraversando l’autobiografico e il personale. Tra la fragilità dell’essere umano e la sua forza di superare le difficoltà, in un luogo in cui l’indifferenza, l’arroganza e l’inconsapevolezza prende il sopravvento, ci si interroga sulla relazione tra l’individuo e il luogo che egli occupa, tra il paese e i cittadini che lo abitano, esplorando la dimensione del Sé individuale e del Sé collettivo. Un luogo sano è fatto di gente sana, tanto quanto un luogo malato è fatto di gente malata. Ma allora, in questo mondo impregnato di crisi, di dolore, come stiamo davvero? Come ci rappresentiamo? Come guardiamo noi stessi e l'altro attorno a noi? Quanto guardiamo realmente ciò che ci circonda? Quanto ci lasciamo guardare senza giudizio, e quanto invece sorvoliamo, giudichiamo, dando per scontato le nostre abilità, il nostro mondo, la nostra casa, intesa come luogo esterno e interno a noi?

In fondo agli occhi genera questo: domande su domande su domande attraverso la provocazione di due persone in scena da cui prevalica la volontà di dire, di raccontare, il desiderio di dialogare, la preoccupazione di guardare, inteso come sentire, percepire oltre la vista, oltre il pensiero.
Quanto ci relazioniamo con l’altro per interesse puro, per ascoltare, condividere, in un gioco di dialogo continuo, in cui un gesto, uno sguardo, un sorriso, una lacrima ha tanto peso quanto una parola. Quanto invece usiamo, sfruttiamo, necessitiamo dell’altro per puro interesse proprio. Quando dialogo con l'altro e quando invece le parole che pronuncio sono raccontate a me stesso come unica forza di consolazione, necessità di elaborazione e desiderio di approvazione?

Una barista, Italia, donna delusa e abbandonata dal suo uomo, e Tiresia, suo socio nonché amante, non vedente, raccontano la propria storia, i propri sogni mancati. In una crisi perenne, logorati dalla propria esistenza, hanno un rapporto in cui l’uno necessita dell’altro tanto quanto necessitano entrambi di un ascolto maggiore da parte propria.

Come guardavi il mare da bambino?
Come guardavi il sole da bambino?
Come guardavi tuo padre da bambino? E tua madre?
Come ti guardavi da bambino?
Quanto ti lasciavi guardare da bambino?
E se non potessi più vedere ora? Pensi di aver visto abbastanza e nel modo giusto in tutto questo tempo?
Cosa si trova infondo agli occhi di un anziano?
Cosa si trova infondo agli occhi di un adulto?
Cosa si trova infondo agli occhi di un bambino?
Cosa si trova infondo agli occhi di chi pensiamo conoscere tanto?
Quanto hanno visto i nostri occhi? Come hanno visto i nostri occhi? Quanto hanno vissuto, ricordato e dimenticato i nostri occhi?



LA LOCANDINA
di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
regia César Brie
elementi scenici Franco Casini e Roberto Spinaci
collaborazione musicale Giancarlo Pagliara
coproduzione Compagnia Berardi Casolari - Manifatture Teatrali Milanesi

Durata: 60 minuti
Quando: dal 22/10/2024 al 27/10/2024

Teatro Litta - corso Magenta 24, Milano



- Margot Océane
cecit, cesarbrie, infondoagliocchi, milanoteatro, teatrolitta