'Oltre la linea dell’infinito c’è la libertà eterna dell’essere umano'

Armando Punzo, regista teatrale e drammaturga italiano, inizia la sua carriera nel '78 con spettacoli di strada del Teatro Laboratorio Proposta a Napoli. In seguito a diversi lavori, fonda, nel 1988, la Compagnia della fortezza a cui prendono parte i detenuti del Carcere di Volterra: a quei tempi primo e unico progetto di teatro in carcere. Da allora crea numerosi spettacoli, spaziando da Roberto De Simone, a Peter Weiss, all’Eneide di Virgilio, all’Orlando Furioso di Ariosto, a Shakespeare, a Brecht, Pasolini, sino ad arrivare a Naturae, un progetto di ricerca teatrale iniziato nel 2015 che lo porta nel 2023 a ricevere il Leone d’oro alla carriera alla Biennale 2023.

Negli anni, il successo ha spinto Punzo a dedicarsi al conseguimento di questi grandi riconoscimenti, trasformando la Compagnia in teatro stabile e rendendo il carcere di Volterra un vero e proprio istituto di cultura piuttosto che di pena.

Naturae, arrivato il 17 e 18 febbraio 2024 al Teatro Strehler di Milano, è il risultato di un lungo processo di ricerca che nasce dal bisogno di dare un senso alla vita, dal desiderio che spinge l'uomo verso una meta più o meno precisa, attraverso una serie di tentativi dettati da volontà inconsce, chelo guidano naturalmente a prendere determinate direzioni. Naturae non è il risultato di un lavoro ma è una ricerca viva, è lo sviluppo, l’evolversi di un lavoro che si modifica lungo la scena: senza alcuna volontà iniziale, emergono narrazioni. La ricerca si svolge contemporaneamente, con lo spettatore che diventa testimone attivo di questa evoluzione che altro non è che il progresso della specie umana, della natura che si modifica con il tempo, che si interfacciano e si trasformano a vicenda.

Naturae è un lungo lavoro di ricerca artistica durato otto anni, iniziato nel 2015 dalle riflessioni sul teatro shakespeariano con Shakespeare Know Well, per poi continuare con Dopo la Tempesta (2016), Le parole lievi (2017), Beatitudo e Le rovine circolari (2018), Nature Ouverture (2019), Naturae la vita mancata e Naturae la valle dell’innocenza (2020), Naturae la valle dell’annientamento (2021), fino al 2022 col suo ultimo atto con Naturae la valle della permanenza.
La permanenza rappresenta proprio la valle più complessa, più difficile da accettare, da abitare, dovuta alla continua voglia di fare, alla difficoltà e all'incapacità di fermarci, di osservarci, di ascoltarci e ascoltare quello che succede dentro e intorno a noi. Naturae è il capitolo che chiude questa ricerca, è la scoperta in noi di qualità dimenticate, negate, soppresse, che permettono di stabilire una relazione nuova con sé, col mondo, grazie al ritrovamento di uno sguardo puro, innocente, ingenuo, curioso sulla vita. Questa è solo una delle mille fasi per continuare questa ricerca in modo nuovo, riscoprendo, rivivendo, ricreando, rifacendo cose in cui quel -ri non è mai uguale a se stesso.

Sulla scena si muovono corpi vivi o immobili, guidati da Punzo che cerca, tenta, crea, dà vita, accende, spegne, attraverso una continua ricerca che punta a raggiungere l’armonia in un movimento continuo, in un flusso che riflette lo sviluppo, l’avvicinamento alla consapevolezza, alla conoscenza, rappresentata in una piccola libreria vuota nel fondo della scena che si riempie man mano attraverso il passare del tempo, gli incontri con gli altri, l’esperienza. Punzo passa dal guidare oggetti e corpi, al dirigere, come un maestro d’orchestra, persone vive, che ballano in uno spazio vivo, che si modifica e si lascia modificare anche dalle musiche live di Andreino Salvadori: è la musica che guida i corpi o i corpi che disegnano, creano e danno vita alla musica?

'Bisogna ricominciare a sognare un nuovo uomo e imporlo alla realtà'.



LA LOCANDINA
Naturae

regia e drammaturgia Armando Punzo
musiche originali e disegno sonoro Andreino Salvadori
scene Alessandro Marzetti, Armando Punzo
costumi Emanuela Dall'aglio
movimenti Pascale Piscina
direzione organizzativa e cura dei progetti Cinzia de Felice
aiuto regia Laura Cleri
assistente alla regia Alice Toccacieli
disegno luci e coordinamento tecnico Andrea Berselli
sound engineering Alessio Lombardi
capo macchinista Viviana Rella
aiuto scenografo Yuri Punzo
assistente agli allestimenti Luisa Raimondi, Luca dal Pozzo
collaborazione artistica Daniela Mangiacavallo
assistenza ai costumi Sarina Fazio Marta Panciera
coordinamento attività Centro Nazionale Teatro e Carcere Eva Cherici
responsabile amministrativo Elina Pellegrini
responsabile attività formative Marzia Lulleri
segreteria e contabilità Giulia Bigazzi
ufficio stampa Pepitapuntocom, Rossella Gibellini, Anna Maria Manera
foto Stefano Vaja

con Armando Punzo, Andrea Salvadori, Ciro Afeltra, Roberto Agnello, Saverio Barbera, Valentin Bucur, Daniel Chukwuka, Fabrizio Di Pasquale, Paul Andrei Cocian, Antonio Iazzetta, Salvatore Farina, Nicola Bella, Naser Kermeni, Cuka Ismet, Lucio Di Iorio, Armando Di Puoti , Hamadi Rezeg, Luca Matarazzo, Nik Kodra, Urim Laci, Li Jin Jie, Tarek Omezzine, Marian Petru Iosif, Alessandro Ventriglia, Timon Tarantino, Waychey Tony, Marco Mario Gino Eugenio Marzi, Isabella Brogi, Romeo Erdei Bogdan, Fabio Prete, Domenico Prospero, Fabio Valentino, Adrian Saracil, Malaj Mbaresim, Stefano Vezzani, Nezhaj Arion, Paolo Brucci, Francesca Tisano, Elisa Betti, Tommaso Vaja

una produzione Carte Blanche ETS/Compagnia Della Fortezza
con il sostegno di Mic – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Fondazione Cassa Di Risparmio Di Volterra, Acri – Associazione Di Fondazioni, e Casse Di Risparmio Spa, Comune Di Volterra, Ministero Della Giustizia Casa Di Reclusione Di Volterra
main sponsor Locatelli Saline Di Volterra