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Gli Scarroccianti
una cronaca degli anni '90 per ricordarci del futuro
   08 Nov 2023   |     Redazione   |     Matteo Boveri   |     permalink   |      commenti
Nel contesto della rassegna del Teatro Elfo Puccini "Ricordare il Futuro", in collaborazione con la Civica Scuola "Paolo Grassi", il 25 ottobre e il 1° novembre è andato in scena "Gli Scarroccianti" di Chiara Muraro.
Questa produzione rappresenta un tassello prezioso in un progetto lungimirante che coinvolge giovani autori, attori, registi, danzatori, compositori, musicisti e operatori dello spettacolo dal vivo. Ogni spettacolo all'interno della rassegna è dedicato a una specifica decade, offrendo uno sguardo particolare su mezzo secolo di storia italiana.
"Gli Scarroccianti" è una produzione che racconta il tentativo rocambolesco di una compagnia di mettere in scena nel 2023 lo spettacolo "Le mirabolanti avventure di Capitan Padania". Il testo dà una visione dell’Italia degli anni '90, un decennio caratterizzato da eventi politici come le gesta eroiche di Alberto da Giussano, l’indagine di Mani Pulite da cui emerse un giovane Antonio Di Pietro, fino alla sfiducia del primo governo Berlusconi.
Il pubblico è guidato da un supereroe mascherato attraverso le tappe del Carroccio, da Varese a Montecitorio. Questo viaggio attraversa tutta la penisola con una visione critica della società italiana degli anni '90: una nazione variegata, divisa, litigiosa, incapace di prioritizzare il benessere comune. Il parallelismo con il periodo contemporaneo, anche se a distanza di non troppi anni viene quasi immediato: il tradimento di una generazione che sembra disinteressarsi del futuro di quelle successive.

Ciò che rende "Gli Scarroccianti" notevole è la sua natura multidisciplinare. Lo spettacolo riesce nella difficile sfida di unire diversi linguaggi, come prosa, danza, musica e video in un'unica forma creativa. Attraverso il suo approccio al compenetrarsi di linguaggi differenti e la narrazione coinvolgente, con il richiamo al futuro che tiene fede al nome della rassegna, si viene invitati a riflettere sul passato recente e sul futuro che sta emergendo e di cui ciò che vediamo oggi sia solo una diretta conseguenza delle azioni, ma soprattutto del disinteresse degli anni precedenti.
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