In prima nazionale al Teatro Litta arriva “Medea, una strega”, da una delle più appassionati e drammatiche tragedie di Euripide, riscritta e diretta da Filippo Renda con una reinterpretazione in chiave marcatamente femminista.
Medea, che, nell’immaginario collettivo, è colei che ha ucciso i propri figli, la straniera non compresa costretta a un gesto estremo e contronatura, in questo spettacolo viene raccontata come un’outsider, una sovversiva trascinata in un mondo che le fa paura e che trova come unica cura alla propria angoscia la mortificazione prima, e la deportazione dopo. Il lavoro di Renda sul testo di Euripide mette dunque in scena il rapporto e il sistema di umiliazioni e violenze che una società conservatrice e verticale costruisce ai danni di una diversa o di un diverso, soprattutto quando la diversità introdotta da essa o da esso risulti potenzialmente sovversiva. “Medea, una strega” viene descritta da Renda come una liturgia nella quale gli artisti sono medium in grado di rievocare, attraverso il rito, una tradizione antica più di tre millenni; è un processo simbolico nel quale il desiderio principale di chi occupa la scena è quello di creare legami col pubblico dell’oggi attraverso pratiche e racconti antichi; è un’opera di abolizione rituale del Logos e di liberazione del Mythos.
Col richiamo della denuncia Fisheriana alla caccia alle streghe della società occidentale ai danni del pensiero moralmente non conforme, Renda si interroga sul posizionamento del suo lavoro all’interno della comunità, e “Medea, una strega” cerca di essere una risposta a questo suo interrogativo.
“Medea, una strega” è uno di quegli spettacoli intensi, forti, che lascia un segno e crea capannelli di persone, fuori dalla sala, che discutono animatamente su quanto appena visto.
Notevole la scenografia, le luci, e l’interpretazione di Medea ad opera di Gaia Carmagnani.
Assolutamente da non perdere.
__________________
da Euripide
con Salvatore Aronica, Gaia Carmagnani, Filippo Renda, Sarah Short, Alice Spisa
riscrittura e regia Filippo Renda
scene e costumi Eleonora Rossi
direzione tecnica, luci, suono Fulvio Melli
assistenti alla regia Gaia Barili, Gloria Ghezzi
direzione di produzione Elisa Mondadori
produzione MTM – Manifatture Teatrali Milanesi
Elaborazione dei costumi realizzati dal Corso di sartoria teatrale dell’Accademia Teatro alla Scala
Inserito nel Progetto Cura con il contributo di Fondazione Cariplo
Lo spettacolo sarà in scena dal 28 febbraio al 12 marzo 2023 presso il teatro Litta
da martedì a sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30
intero 25,00€ – convenzioni 20,00€, ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20,00€, Under 30 e Over 65 - 15,00€, ridotto bicicletta € 15,00; scuole di teatro e Università 15,00€, ridotto DVA 12,00€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore ROSSO, prevendita 1,80€
durata dello spettacolo: 120 minuti
spettacolo inserito in Invito a Teatro
Info e prenotazioni [email protected] – 02.86.45.45.45
Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic
Abbonamenti: MTM La cura e l’artificio, MTM La cura e l’artificio Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
"Medea, una strega" in Prima Nazionale al Litta
Una riscrittura della tragedia di Euripide da non perdere