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Ferito a Morte
quanto pesano i rimpianti?
   19 Gen 2023   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
Dal 17 al 22 gennaio al Piccolo Teatro Strehler Roberto Andò porta in scena la storia di romanzo di Raffaele La Capria: "Ferito a Morte". Una piece teatrale complicata, piena di metafore sul senso della vita, intrecci familiari e richiami a Napoli, città che "o ti ferisce, o ti assopisce".

Il racconto della vicenda dura circa una mattinata: ciò che rende speciale lo spettacolo è "il tempo", che forse è il vero protagonista della storia. Un tempo dilatato, che racconta rimpianti passati, storie d'amore vissute ma non assaporate abbastanza, e leggende che - dopo vent'anni - ancora non si sa se siano vere o false.

Il personaggio principale è Massimo che tra il 1943 e il 1954 vive la sua giovinezza nei pressi di Napoli, insieme agli amici di infanzia con cui si ritrovare sempre "al circolo di Positano". [/i]Massimo è interpretato da due attori in due diverse epoche della sua vita: la prima riprende i ricordi di infanzia a Napoli; la seconda più là con gli anni in cui, ormai adulto, il nostro [i]secondo protagonista si è trasferito a Roma. Qui ripensa a tutte le vicende di quelle persone che all'epoca erano tutto per lui, ma di cui ormai non sa più nulla.
Sul palco quindi ci sono molti amici e familiari di Massimo, che a loro volta danno il punto di vista di ciò che Massimo narra al pubblico, accompagnati da una scenografia meravigliosa, in cui il mare e le onde - nonostante semplicemente proiettate - sembrano creare un vero e proprio circolo sul mare a teatro.

Tra gli attori ci sono Andrea Renzi, Paolo Cresta, Paolo Mazzarelli, Aurora Quattrocchi, Marcello Romolo, Matteo Cecchi, Clio Cipolletta, Giancarlo Cosentino, Antonio Elia, Rebecca Furfaro, Lorenzo Parrotto, Vincenzo Pasquariello, Sabatino Trombetta, Laure Valentinelli, con menzione speciale a Gea Martire (mamma di Massimo) e Giovanni Ludeno (fratello di Massimo) che magistralmente portano la napoletaneità sul palco milanesi, facendoci quasi assaporare quanto la famiglia può essere di sostegno, ma anche di intralcio, alla propria crescita personale.

Per altre informazioni, potete trovare lo spettacolo sul sito del Piccolo Teatro.

Noi ci vediamo a Teatro!
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