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Very Long Song Artist

Very Long Song Title

Arlecchino
Servitore di due padroni
   04 Dic 2022   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
Lo spettacolo teatrale per antonomasia, uno dei più antichi e riprodotti testi italiani, sale sul palco del Piccolo Teatro Grassi: "Arlecchino servitore di due padroni" di Goldoni è tornato!
Quest'anno festeggia il suo a 75° anno dal debutto con la regia di Giorgio Strehler, tornando in via Rovello più travolgente che mai nell’edizione curata da Ferruccio Soleri, con la collaborazione di Stefano de Luca, ed Enrico Bonavera nel ruolo del protagonista.

Il teatro goldoniano è il "teatro della maschera", padre di tantissimi stili italiani, da cui hanno preso poi spunto diverse correnti negli anni successivi. Le maschere più famose sono quelle -naturalmente - di Arlecchino, di Pantalone, di Smeraldina, e così via. La fisicità è la vera protagonista sul palco: ogni personaggio ha una propria movenza, un proprio modo di fare ed atteggiarsi. La maschera infatti non è da intendersi solamente come quella sul viso, ma come totale caratteristica del personaggio prescelto: dal modo di parlare, di camminare, di spaventarsi persino!
Il testo - seppur in veneziano - non ha bisogno di nessuna traduzione perché le movenze e la sceneggiatura bastano a colmare il piccolo distacco dall'italiano dei nostri giorni per capire e seguire senza nessuno sforzo l'esilarante storia di Arlecchino - e di tutte le sue peripezie!

«Quest’Arlecchino intramontabile ha il segno della vita che passa e si rinnova. È sangue che pulsa e scorre nelle vene di un teatro reale e immaginario, come in un corpo umano. Ci ha accompagnato per tutta la vita, rinnovandosi volta per volta. Centinaia di attori lo hanno recitato. ». Così Giorgio Strehler parlava dello spettacolo che ha creato nell’estate del 1947 e rinnovato per 10 edizioni, fino al 50° anniversario del Piccolo, nel 1997.
Dopo la scomparsa del regista, lo spettacolo è stato affidato a Ferruccio Soleri che, con Stefano de Luca, ne ha curato l’attuale edizione.

Un vero capolavoro teatrale dove la tecnica e la complicità attoriale della compagnia emerge totalmente - probabilmente sviluppata durante gli anni - che rende viva e pulsante un'opera del 1700. Alcune scene sembrano quasi interpretate da circensi, tra scambi piatti e lanci di stoviglie: il pubblico, tra risate e applausi, non può che essere attratto al palco come una calamità.

Lo spettacolo rimarrà in scena fino al 22 dicembre: per saperne tutti i dettagli vi basterà consultare il sito del Piccolo Teatro di Milano.

Ci vediamo a Teatro!
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