Mercoledì 19 ottobre siamo stati ospiti al Piccolo Teatro Grassi per lo spettacolo Shakespearology, regia e produzione del gruppo teatrale Sotterraneo e scritto da Daniele Villa che porta sul palco uno squisito Woody Neri.

In sala tre voci fuori campo - Daniele Villa, Sara Bonaventura e Claudio Cirri - dalla battuta sempre pronta e sfacciata presentano al pubblico Sir-William-Shakespeare, pronto a rispondere (o quasi) a tutte le domande poste durante questa intervista.

Una chiacchierata senza toni altisonanti, che riporta l'autore a descrivere in soli 52 minuti (uno per ogni anno) una vita passata, ma molto attuale attraverso ingegnosi anacronismi impossibili: lo spirito di Shakespeare dopo la sua scomparsa rimane presente nelle nostre vite, e si ritrova in altre arti come la musica o la cinematografia.

Un one-man-show dove spiccano il ritmo serrato, le tecniche di recitazione e la cura nella descrizione biografica che non ricade mai nella banale riproposizione di un artista così conosciuto (le cui storie spesso sono travisate in tutte le salse). Una rivincita per Shakespeare, che denuncia sarcasticamente questi rimaneggiamenti grazie a stacchetti rinascimentali, monologhi comici e canzoni universalmente famose.

La quarta parete cade numerose volte durante lo spettacolo nei momenti più ironici e in quelli più grevi, interrogando il pubblico sulla trasposizione del catalogo shakesperiano ai giorni nostri: spunto questo di riflessione e comicità per lo stesso drammaturgo.

Shakespearology è un ottimo esempio di riaffermazione della cultura teatrale come elemento fondamentale delle nostre vite, in grado di elevare il nostro spirito attraverso la diffusione di quest'arte.

Vi ho incuriosito? Seguite la programmazione del Piccolo Teatro e sbirciate sul gruppo del Sotterraneo per tenervi aggiornati sulle prossime date.