La settimana del FringeMi Festival è terminata, e ci ha lasciato tanto teatro, tanti eventi e soprattutto tante emozioni. All’interno della vastissima programmazione, abbiamo avuto l’occasione di partecipare a uno degli spettacoli in programma per il Fringe Extra.
“Arrovellarsi non serve a niente”, di e con Roberto Rustione, è stata una magnifica immersione nella vita di Anton Cechov, colonna portante del teatro moderno.
Roberto intrattiene il suo pubblico come fosse un caro amico, e ci racconta del suo speciale “caro vecchio amico Anton”. Lo spettacolo inizia con qualche nozione legate all'infanzia di Cechov, e poi la narrazione della sua vita si mischia con quella raccontata nelle sue opere, come se fossero loro a raccontare Anton - e non il contrario.
La meravigliosa location reggeva perfettamente il contesto e la magia della retorica del letterato russo. L’anfiteatro di via Russo a Milano, situato a pochi passi dal Parco Trotter, ci ha regalato una serata rosa-celeste, creando un’ambientazione quasi fiabesca per ascoltare le molteplici favole, racconti, opere, poesie e lettere di Anton Cechov.
Questo spettacolo non solo ha partecipando al FringeMi Festival regalando e ricordando la straordinaria figura di un autore così importante a Milano, ma ha anche trasmesso il vero senso del festival: provare a scoprire nuove forme di teatro e di arte teatrale, lontane dalle classiche convenzioni con poltrone rosse e i sipari.
Siamo rimasti molto colpiti dallo spettacolo (fringemi.com/spettacolo/arrovellarsi-non-serve-a-niente/), da Roberto Rustioni e soprattutto dal FringeMi Festival, di cui aspettiamo con ansia la prossima edizione.
Ci vediamo a teatro (o dove c’è spettacolo!)!