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Very Long Song Artist

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Vedi alla voce Alma
l'Amore e le sue ombre
   14 Feb 2022   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
Con l’arrivo di San Valentino sentiamo profumo d’amore ovunque… Eh si, ovviamente anche a teatro! Il Teatro Litta ci propone uno spettacolo a tema romantico, ma che affronta non le innumerevoli sfumature positive dell’Amore, ma piuttosto le ombre e la malinconia che esso lascia.

MTM - Manifatture Teatrali Milanesi incontra “Nina’s Drag Queens” e ci presenta “Vedi alla voce Alma”, con drammaturgia e interpretazione Lorenzo Piccolo e regia Alessio Calciolari. In scena un monologo di una drag queen che si ispira all’opera teatrale “La voce umana” di Jean Cocteau e a un secondo racconto, uno strano fatto di cronaca - cronaca rosa o cronaca nera, resta al pubblico deciderlo - che ha come protagonisti il pittore Oskar Kokoschka e la sua musa, Alma Mahler. Tutti e tre i personaggi si susseguono senza sosta, in un vortice di emozioni tristi e strazianti, grazie alle diverse anime che il nostro protagonista riesce a portare fino al pubblico.

Le due storie d’Amore infatti si intrecciano per tutta la durata dello spettacolo: punto in comune, l’abbandono dopo un grande amore. In riferimento a “La voce Umana”, Lorenzo interpreta solamente una donna senza nome al telefono, come è nell’opera originale. Lo spettatore conosce la storia d’Amore quando ormai è conclusa, e vive la complicata rottura della donna, che dopo essere stata lasciata, telefona al suo amante (del quale non si sente mai la voce all'altro capo del telefono) che non riesce a non chiamare dato il suo sentimento ancora vivo. La scena struggente in cui la protagonista tenta anche il suicidio rapisce chi guarda, e anche lo spettarore vive con lei il male che scatena l’assenza di qualcuno.
Questa stessa mancanza viene vista anche dal pittore Oskar che, abbandonato da Alma, ne fece costruire una bambola a grandezza naturale. Il protagonista fino a un momento prima è la povera donna abbandonata e poi diventa il pittore malinconico, che vive, ritrae, porta in pubblico la bambola, finché un giorno, ubriaco, decise di chiudere lui stesso la relazione con la “finta” Alma.

La tematica è sempre quella, ma il dolore porta i personaggi ad avere comportamenti diversi e strazianti, e soprattutto nella seconda storia, quasi disturbanti.
Lo spettacolo ci dimostra che l’Amore è il sentimento più forte che esista, sia quando c’è (nel bene), e sia quando viene a mancare (nel male).

Per maggiori informazioni sulla compagnia potete consultare il loro sito ninasdragqueens.org e, come sempre, per saperne di più sulla programmazione potete seguire la stagione di MTM qui: mtmteatro.it/mtm-e-citta-aperta.
amore, dolore, mancanza, sanvalentino, teatro