La vicenda di Beatrice Cenci torna in scena al Piccolo Teatro in una nuova rilettura firmata dalla Piccola Compagnia della Magnolia, che affronta uno dei casi giudiziari più noti e controversi della Roma di fine Cinquecento. Nel settembre del 1599 Beatrice, giovane nobildonna appartenente a una delle famiglie più influenti della città, viene giustiziata per parricidio: accusata di aver ucciso il padre, colpevole di violenze e abusi reiterati, viene decapitata davanti a una folla immensa. Un evento che segna profondamente l’immaginario collettivo dell’epoca e che, secondo la tradizione, vede tra gli spettatori anche Caravaggio e Artemisia Gentileschi.
Il processo che conduce alla condanna divide l’opinione pubblica romana e pone una domanda destinata a restare irrisolta nei secoli: difendersi dall’ingiustizia è delitto o giustizia? Beatrice diventa così simbolo di una doppia violenza: prima vittima del potere patriarcale esercitato all’interno della famiglia, poi schiacciata da una legge che non riconosce la complessità della sua condizione. La sua figura attraversa il tempo trasformandosi in mito, ispirando scrittori, filosofi e artisti.
Lo spettacolo prende forma a partire da un ampio tessuto di riferimenti letterari e teorici. La tragedia The Cenci di Percy Bysshe Shelley fornisce l’impianto romantico e politico della vicenda, mentre Antonin Artaud introduce una dimensione più crudele e visionaria, concentrata sul corpo, sulla violenza e sull’impossibilità di una catarsi pacificatrice. Stendhal contribuisce invece allo sguardo storico e morale, attento al rapporto tra individuo e potere. A questi si affiancano suggestioni tratte da Dumas, Mary Shelley, Neige Sinno e Virginie Despentes, insieme agli atti originali del processo, creando un mosaico di voci che tenta di attualizzare la storia di Beatrice.
La messa in scena si muove dichiaratamente in direzione di una denuncia del sistema patriarcale e della dimensione personale dell’ingiustizia, che da caso individuale si riflette sull’intera società. Il racconto insiste sulla condizione di vulnerabilità di Beatrice, esposta e priva di reali possibilità di difesa, in un mondo in cui il potere maschile e istituzionale si sovrappone e si rafforza.
Il risultato è uno spettacolo dichiarativo, che sceglie di privilegiare la chiarezza dell’intento e la stratificazione dei riferimenti rispetto a un lavoro di sottrazione o ambiguità. Cenci si presenta così come un’operazione di rilettura politica e culturale, che mira più a restituire un quadro storico e simbolico coerente che a interrogare lo spettatore attraverso il non detto o l’irrisolto.
Una proposta che invita a riflettere su come le forme del potere e della violenza, pur mutando nel tempo, continuino a riproporsi sotto nuove maschere, e su quanto la storia di Beatrice Cenci resti, ancora oggi, una ferita aperta nel rapporto tra giustizia, corpo e autorità.
Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli 6 – M2 Lanza), dal 10 al 14 dicembre 2025
Locandina:
Cenci
Rinascimento contemporaneo
suggestioni da Shelley, Artaud, Stendhal, Dumas, Mary Shelley, Neige Sinno, Virginie Despentes
e dagli atti del processo contro Beatrice Cenci
con Davide Giglio, Francesca Ziggiotti, Francesco Pennacchia, Giorgia Cerruti
regia e drammaturgia Giorgia Cerruti, regista assistente Alessia Donadio
visual concept, disegno luci Lucio Diana, maschere Lucio Diana, Adriana Zamboni
sound design, composizione, fonica, tavolo sonoro Guglielmo Diana, tecnico luci Francesco Venturino
costumi Serena Trevisi Marceddu, realizzazione costumi Daniela Rostirolla
organizzazione Emanuela Faiazza, consulente alla produzione Angelo Pastore
si ringrazia Michele Di Mauro per la riscrittura di un suo componimento
produzione Piccola Compagnia della Magnolia
in coproduzione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Centro Teatrale Bresciano, Sardegna Teatro, SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione
con il sostegno di Teatro Akropolis, in collaborazione con I.I.C. Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia e Fundacja Teatr Wschodni di Lublino / Boarding Pass Plus Project
Orari: giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.
Durata: 1 ora e 25 minuti senza intervallo
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org Milano, 27 novembre 2025
[A cura di Margot Océane]
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