Dal 25 ottobre 2024 al 13 aprile 2025 il Museo del Design Italiano cambia percorso espositivo attraverso "Forme Mobili", la nuova presentazione della collezione che vuole farci riscoprire iconici pezzi d’archivio e allo stesso tempo apre le porte a tre nuovi ambiti di ricerca: la nautica, attraverso le visioni di Andrea Vallicelli, la grafica e l’illustrazione per riviste e giornali e la moda, senza dubbio la vera protagonista di questa programmazione autunnale della Triennale di Milano, la quale il 6 novembre inaugurerà anche la mostra su Elio Fiorucci.
Come spiega il presidente Stefano Boeri “per lo sviluppo della collezione, come per tutte le attività di Triennale, abbiamo privilegiato un approccio trasversale e multidisciplinare, valorizzando il dialogo tra linguaggi espressivi e arti”.
Pensare il movimento come un’azione progettuale è l’invito che il curatore Marco Sammicheli ci propone come chiave per individuare il filo che unifica e fonde tutte queste discipline indissolubilmente legate alla progettazione; quello stesso movimento che nella Milano del dopoguerra ha spinto persone e fabbriche a creare linee e oggetti diventati oggi simboli indiscussi del Made in Italy. La mostra in questo vuole rendere omaggio anche ai pezzi che hanno fatto la storia del design, ma che al tempo hanno avuto un minore successo sia mediatico che sul mercato, implementando la collezione con oggetti che non erano mai usciti dal deposito di Triennale e attraverso le recenti acquisizioni di opere meno note di figure di spicco come Antonio Citterio, Cinzia Ruggeri, Carlo Scarpa, Ettore Sottsass e Saul Steinberg.
In questo “la mostra si pone come l’ideale prosecuzione di Cuore, archivio storico e centro studi di Triennale inaugurato a febbraio 2024” - commenta il progettista dell’allestimento Luca Stoppini - “Entrare nella mostra è un po’ come varcare la soglia del deposito di Triennale e ritrovare i pezzi in un ordine però non archivistico, perché incontrano il mondo della moda”. Così, attraverso le dieci sezioni tematiche che dividono il percorso, per esempio, troviamo affiancati sugli stessi piedistalli in tubi innocenti e materiali di riciclo che sanno di scaffalature d’archivio, la Lampada Gherpe di Superstudio per Poltronova (1968) con Abito in Lino di Miuccia Prada per la Fashion Week del 2006 e l’Abito Prêt-à-porter di Giammarco Ferré (2000) con la Serie Castello di Gae Aulenti e Piero Castiglioni (1996).
Le sezioni sono inoltre scandite dalla presenza di abiti iconici, scelti per la loro radicalità e capacità di raccontare una storia (come l’Ensemble Floreale di Rei Kawakubo per Comme des Garçons della collezione autunno/inverno 2012-2013) e incorniciati in torri caleidoscopiche di laminati specchianti che volutamente si rifanno al futuristico camerino dello storico negozio Bianca e Blu di Monica Bolzoni, alla quale è dedicata la Design Platform. Collegato alla collezione principale, fino al 12 gennaio 2025 questo ultimo spazio espositivo ospiterà infatti una selezione dei suoi capi più avveniristici, in una mostra progettata da Paolo Giacomazzi che vuole mettere in luce soprattutto il processo progettuale della Bolzoni, contraddistinto dalla modularità. Il titolo scelto dai curatori Marco Sammicheli e Anna Di Cesare per questa ultima sezione è proprio “Il Modulo”, concetto che unisce tutti i gesti progettuali presenti nella mostra e del quale il quadro di Armando Testa “A Spanne”, posto in apertura dellla collezione, ne è in qualche modo un perfetto manifesto.
Vademecum
Forme mobili: dal 25 ottobre 2024 al 13 aprile 2025
Biglietto intero 15 euro / ridotto 12 euro / studenti 7,5 euro
(il biglietto include anche la mostra della Design Platform)
Biglietto giornaliero per tutte le mostre: 25 euro
Orari: da martedì a domenica 10.30 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)
Triennale Milano, viale Alemagna 6, 20121 Milano
T. +39 02 724341
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Forme mobili e Moda in Triennale
Il nuovo percorso espositivo del Museo del Design Italiano