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Le cinque rose di Jennifer
La solitudine e l'animo umano
   24 Nov 2023   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
Appena saputo che ci sarebbe stata un’altra messa in scena di Annibale Ruccello non abbiamo resistito, e siamo corsi al Teatro Elfo Puccini per assistere alla prima de “Le cinque rose di Jennifer”, di (appunto) Annibale Ruccello, con la regia Gabriele Russo e in scena Daniele Russo e Sergio Del Prete.

Il coinvolgimento impressionante che quest’opera ha avuto è stato devastante: un’ottima rappresentazione dell’animo umano, delle emozioni e dei turbamenti che ognuno di noi può provare erano concrete, avevano una loro forma li davanti al pubblico. La forza impressionante di questo spettacolo stava nella realizzazione impeccabile di realtà umana: la finzione che porta alla luce la cruda e nuda realtà, che diventa vivida, evidente e disarmante agli occhi di tutti gli spettatori e tutte le spettatrici.

La scena è tenuta tutta da Jennifer, un femminniello di Napoli che vive in un quartiere di travestiti da sola e… aspetta. Aspetta il suo amore Franco, che le ha promesso il suo ritorno, aspetta una telefonata importante, aspetta che la vicina Anna se ne vada e la lasci in pace… Aspetta, aspetta inesorabilmente e questa attesa logorante non fa che aprire sempre più il dolore di una solitudine che la circonda.

Il senso di soffocamento e oppressione è dato da un Radio, unica vera comunicazione con l’esterno, che tra le canzoni d’amore più famose degli anni ‘80 annuncia il numero di travestiti morti per un serial killer introvabile.

Ruccello aveva un dono immenso, ovvero sviscerare davvero quelle che erano e sono le frustrazioni dell’uomo: in questa piece la solitudine è la vera protagonista che tortura e logora fino a quasi la follia la sventurata Jennifer. Gli unici strumenti con cui lo fa sono una radio - già citata - e un telefono, che non squilla mai, e se squilla illude semplicemente portando ancora più sconforto e infelicità.

Uno spettacolo impeccabile, perfetto e forte, che arriva dritto alla viscere. Senza dare una morale, senza aver l’ardire di voler insegnare niente “Le cinque rose di Jennifer” è una delle espressioni migliori del teatro, e consigliamo caldamente a chiunque di seguirlo.

Tutti i dettagli li trovate sul sito del teatro Elfo Puccini, mentre noi… Ci vediamo a teatro!
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