La seconda serata della sedicesima edizione del Milano Flamenco Festival ci propone un flamenco nuovo, ibridato con danza tradizionale spagnola e moderna e in cui il movimento diventa un gioco da esplorare.
A guidare lo spettacolo è José Manuel Álavarez originario di Barcellona che lavora con grandi registi, coreografi e musicisti prima di fondare la sua compagnia nel 2018 e portare in tournèe, fra altri spettacoli, proprio, Bailes Colaterales.
Il movimento "collaterale", l'idea del danzare semplicemente per sentirsi danzando è un tema caro ad Álavarez e già portato in scena da lui negli anni passati con lo spettacolo "Movimiento Collateral".
Nella sala del Teatro Piccolo Strehler allora, in una prima nazionale, Álavarez emerge dall'oscurtià del palco in abito spagnolo tradizionale accompagnato dalle bailaoras: Miranda Alfonso, Carmen Muñoz e Marina Paje.
Il movimento presto però si trasforma assumendo le sembianze della danza moderna, con gli arti che si estendendo lentamente in un gruppo coeso di ballerini.
Durante lo spettacolo i ballerini giocano con gli elementi del movimento: la posizione, il tempismo e la quiete fra un passo e l'altro, poi evocano le storie del flamenco passato dipingendo le piazze in cui si usava ballare.
In questo Flamenco Festival 2023 in cui il filo conduttore è Aquì y Ahora, José Manuel Álavarez con la sua compagnia di bailaoras e il cantaor Pepe de Pura ad accompagnare ci mostra veramente che cos'è il flamenco qui e adesso, senza dimenticare la sua spettacolare tradizione.
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