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Very Long Song Artist

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Il Gabbiano
il Čechov più Čechov che c'è!
   13 Apr 2023   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
L'abbiamo tanto attesa: siamo nel pieno della nostra settimana dedicata a Čechov!
Il Piccolo Teatro Strehler presenta uno degli spettacoli più rappresentativi dell'autore russo, e anche uno dei più rappresentati:dall’11 al 16 aprile va in scena "Il Gabbiano" con regia di Leonardo Lidi.

Questa opera risale al 1895 e alla sua prima rappresentazione fece un fiasco clamoroso. Adesso è quasi impensabile che "Il Gabbiano" possa non piacere, visto poi il grandissimo successo che ebbe in futuro. La poesia racchiusa nel testo, quel suo mondo di amori non corrisposti e illusioni perdute forse non vennero compresi allora, ma adesso sono la chiave che rende attuali e moderne le opere di Čechov - e non parliamo solo de "Il Gabbiano"!

"In scena – spiega il regista – la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso, un disegno raffinato di personaggi ed emozioni. La relazione tra forma e arte. Tra loro e noi. Il pubblico e il suo eterno specchio. Individui mai abbandonati, indecisi sull’azione, privi di muscoli, fagocitati dalla paura delle domande e dalla semplicità delle risposte. [...]. Ecco come Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita».

La storia è rappresentata in modo estremamente fedele al testo. I personaggi ci sono tutti, e con "ci sono" si intende proprio che vivono pienamente sul palco. Il pubblico può letteralmente percepire come Konstantìn Gavrìlovič Treplev (Kostia) da innamorato follemente di Nina, attraversa la follia, poi la fama, la depressione e infine la morte, oppure come Irìna Nikolàevna Arkàdina (madre di Kostia) non si lascia trapelare nemmeno una carezza per il figlio, mostrando quanto il loro rapporto sia crudo, arido, senza amore. E ancora come Borìs Aleksèevič Trigòrin (amante dell'Arkàdina) da solitario e sommesso, conquista e viene conquistato da Nina Michàilovna Zarèčnaja, dimostrandosi "senza forza di volontà, debole, fiacco, smidollato" rispecchiando perfettamente le parole del suo autore. E infine, forse il percorso meglio rappresentato e vero è proprio quello di Nina: bella, pura e innocente, innamorata inizialmente di Kostia - o del suo legame con il teatro - si lascia pian piano infatuare da Trigòrin, che ella poi, esattamente come da testo, non smetterà mai di amare nonostante sia proprio lui uno dei maggiori responsabili delle sue disgrazie.

Coloro che rendono questo possibile sono (in ordine alfabetico): Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, e Giuliana Vigogna.

Una piccola menzione va anche al luogo in cui si decide di rappresentare questo magnifica opera: se da testo la scena si svolge alle rive di un lago nella campagna russa, il Piccolo teatro si spoglia e lascia intravedere al pubblicotutta la struttura del dietro le quinte. Una trovata molto congeniale alla linea semplice e spoglia della narrazione, a cui bastano un paio di sedie e una valigia per farci immaginare il respiro e la libertà del lago!

Per altre informazioni potete consultare il sito del Piccolo Teatro, noi nel frattempo... ci vediamo a Teatro!
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