IN RIPRODUZIONE

DA WEBCAM

ASCOLTACI!

LICENZA SIAE 202200000075 | LICENZA SCF 937/14 | C.F. 97703440152

© 2008-2025 POLI.RADIO | TUTTI I DIRITTI RISERVATI | Iniziativa realizzata con il contributo del POLITECNICO DI MILANO

Nascondi dock Mostra dock

Very Long Song Artist

Very Long Song Title

IL NODO
una scuola che influenza una vita
   09 Mar 2023   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
Abbiamo appena assistito allo spettacolo "IL NODO", in scena al Teatro Carcano, con drammaturgia di Johnna Adams, con la regia di Serena Sinigaglia. Ci sono 2 tematiche in scena che sono le protagoniste indiscusse. Come ambiente per presentarle, un'aula di una scuola media e per dargli voce solamente due artiste: Ambra Angiolini e Arianna Scommegna.
Quali sono dunque queste tematiche?
Le svelano nella loro lite la professoressa Heather Clark e la madre del protagonista Corryn Fell (alias Arianna Scommegna e Ambra angiolini): bullismo e omosessualità, tra il mondo della scuola e il complicato dei rapporti genitori-figli e insegnati-figli.

“Il Nodo” è ambientato quindi in una classe di un piccolo paesino di Chicago.
Da una semplice convocazione di un genitore, da una semplice sospensione del figlio, si svela a poco a poco la vicenda terribile accaduta il giorno precedente: il figlio di Corryn, Gidion, si è sparato. Se all'inizio la madre sembra avere degli atteggiamenti molto aggressivi - troppo aggressivi - nei confonti dell'insegnante di suo figlio, svelato questa parte nascosta al pubblico la scena diventa sempre più nitida. E poi, sempre più colorata. La madre di Gillon scopre i rapporti difficili con i compagni, come il bambino somatizzava la lontanza del padre, come fosse tenuto sotto torchio da un ragazzino che lo bullizzava ma che Gillion in realtà amava... .

Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli?
Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici?
Dove sbagliamo?
Chi sbaglia?
Di chi è la responsabilità?

Queste alcune domande che pian piano balenano nella mente dello spettatore/spettatrice, che anche se non madre o non insegnate, può prerfettamente immedesimarsi in entrambi i ruoli e sentirne il dolore.
“Il nodo” non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo ma un confronto sulle ragioni che lo generano.
La madre e l’insegnante di Gidion combattono per salvare se stesse dal senso di colpa per quanto avvenuto, forse anche solo per cercare un senso ad una morte tanto orribile. Nel frastuono e nel clamore della loro battaglia non si accorgono che solo una voce resta muta e lontana: quella del figlio.

Anche la scenografia viene capita e il suo significato viene districato pian piano. Siamo in un'aula con banchi e sedie, ma il pavimento non è piatto, è collinare. La collina rappresentava per Gillion un luogo sicuro dove non essere giudicato e poter descrivere i comportamenti disumani degli umani, a cui sperava di giungere una volta passato dall'alra parte. Oltre al significato drammaticamente profondo, questo sali-scendi del palcoscenico costringe le due attrici a movimenti complessi che richiedono più sforzo in ogni spostamento. La scelta decisamente particolare permette alla fisicità delle protagoniste di trasmettere ansia, rabbia, sofferenza e difficoltà attraverso un efficace escamotage.

D'un tratto poi, si coglie anche il significato del titolo dello spettacolo. Corryn vede su un banco un nodo gordiano, un nodo che non puoi districare se non tagliandolo di netto. La metafora sta tutto nella risoluzione dello spettacolo, come di questo nodo: esistono conflitti che non possono più essere sciolti, ma solo recisi.
Ci sono situazioni non che dovrebbero essere evitate, ma non permesse, da prevenire... In questo caso con l'educazione, per esempio.

Se volete saperne di più sullo spettacolo del teatro Carcano basterà consultare il loro sito, mentre noi...

Ci vediamo a Teatro!
bullismo, omosessualita, rapporti, teatro