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Frieze Art Fairs 2022
Dai dinosauri dei Giurassico ai giovani emergenti in mostra a Londra
   15 Ott 2022   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
Con lo scattare di Ottobre, Londra si prepara per uno dei suoi momenti più celebri e celebrati: la Frieze Week.

Strutturata in una serie di eventi per i diversi quartieri della città, l’art week britannica per eccellenza ha il suo centro di gravità a Regent’s Park, dove sono allestite (ai due estremi di questo enorme polmone verde verso il nord di Londra) Frieze London e Frieze Masters, le due grandi fiere che coprono tutto il panorama, i gusti e le epoche dell’arte.


Frieze London

Una di quelle fiere che “fanno il mercato”, dove scoprire nuovi talenti o acquistare un pezzo unico dei più importanti artisti contemporanei: Frieze London è una continua, stimolante scoperta; una chiave d’accesso per capire il gusto e l’estetica dominanti nel panorama odierno.

Presenti le più importanti gallerie del mondo, chi con un solo show che lancia una nuova collaborazione (come Gagosian che porta Jadé Fadojutimi), chi con sculture di zucche giganti (e vince il premio Best Fair Stand; Thomas Dane, infatti, ha realizzato un booth davvero incredibile curato dall’artista britannica Anthea Hamilton), chi ancora con grandi capolavori di un’artista pluripremiata come Laure Prouvost, portata in una personale speciale da Lisson Gallery.

Se il mondo sta scoprendo innumerevoli prodotti culturali coreani, dalla musica al cinema, l’arte figurativa non è da meno: diverse le gallerie a presentare capolavori del movimento Dansaekhwa, che spazia dalle goccioline di Kim Tschang-yeul, alle carte lavorate di Park Seo Bo, fino al legno carbonizzato che diventa quasi pittorico di Lee Bae (Tina Kim Gallery e Johyun Gallery).

Non mancano però citazioni pop, come la bellissima tela presentata da Karma, dove i protagonisti de I Muppets vengono finemente rappresentati dalle pennellate di Keith Mayerson.


Frieze Masters

La seconda fiera, più piccola ma sicuramente più densa di sorprese, che quest’anno festeggia il suo 10° anniversario.

Come una sorta di wunderkammer, Masters è uno scrigno contenente più di sei millenni di arte, in molteplici forme: qui potete trovare scheletri di dinosauri (come il Camptosaurus di David Aaron, direttamente dal Giurassico), o ancora reperti dell’antico Egitto, fino a installazioni e opere dei Maestri dell’arte moderna e contemporanea.

E così, tra un manoscritto miniato Seicentesco, le sculture di Giacometti, Calder, Moore (moltissime in fiera), o ancora passeggiando tra i tagli di Fontana, gli aerei e le mappe di Boetti e passando ancora per un meraviglioso Jean-Michele Basquiat da Van de Weghe, la fiera diventa un vero viaggio su una macchina del tempo.


Un po’ di mercato

Le fiere sono un’ottima occasione di studio: galleria dopo galleria incontri artisti più o meno conosciuti, metti alla prova i tuoi pregiudizi aprendo la testa e il cuore agli innumerevoli stimoli che le opere ti offrono.

Ma per il settore, la fiera significa vendita e per Frieze London questo è stato sicuramente vero già dal primissimo giorno di apertura.

Gagosian va sold out con un’artista appena acquisita, con prezzi che si vociferano essere già più di mezzo milione di sterline a opera; la giovane Flora Yukhnovich arriva a 2 milioni di pounds con la galleria Victoria Miro e Tiwani Contemporary vende tutto alla prima ora di apertura, tra l’altro lavori di due stelle emergenti.

Frieze London e Frieze Masters si dimostrano quindi, ancora una volta, due eventi fondamentali per collezionisti, galleristi, ma anche per i visitatori, che potranno così uscire dalla fiera, passaggiando fra le opere di Frieze Sculpture Park con un nuovo bagaglio di appunti, curiosità e bellezza da portare con sé in attesa della prossima edizione!


[Foto di copertina: Courtesy of Frieze]
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