Apocalisse? Una serie di rivelazioni o profezie sui destini ultimi dell'umanità e del mondo, qualcosa di lontano, impossibile, non reale.
Forse queste sono le prime cose che ci vengono in mente, ma grazie a “La fine del mondo” forse ora la pensiamo in modo diverso. Al Teatro Franco Parenti si esibisce uno spettacolo che ha protagonista il Reale che - signore e signori - ha vinto su tutti e tutte e nessuno può più fermarlo.
Insieme a questa consapevolezza, sul palco vediamo 4 personaggi animatori di una festa su una grande nave lussuosa. Anche il pubblico fa parte dello spettacolo, interpretando gli invitati della festa. Il Party è dedicato all’inondazione totale di Venezia, e a tutte le conseguenze del riscaldamento globale. Il Reale ha vinto, e l’umanità può solo festeggiare questo evento, che non potrà più essere modificato.
La denuncia al cambiamento climatico è chiarissima fino dalle prime battute e dai rapporti dei personaggi. Dora (Alice Spisa) e Atena (Anahi Traversi) sono due sorelle, più diverse che si può: la prima è un’attrice professionista, considerata quella bella ma stupida, estroversa, che vuole sempre far festa; Atena invece è introversa, asociale e sempre molto ansiogena, fin da quando le due bimbe hanno perso la madre. E’ lei la proprietaria della barca, o meglio, è il suo ricco marito, che si è invaghito di lei e delle sue premure per l’ambiente e la devozione per salvarlo.
Dora invece non si preoccupa dell’ambiente, lei vuole solo essere lasciata in pace dalle voci di “tutte queste catastrofi”: viene invitata sulla nave dalla sorella per animare la festa, e sceglie di portare con sé l'attore della sua compagnia (Umberto Terruso), ovvero Luca. Luca è un uomo spensierato e semplice, sulla stessa linea di Dora, che però porta un “pesante fardello”. Ha un fratello pazzo, Angelo Tronca, e si “trova costretto” a portarlo sulla nave con sé per salvarlo dall'imminente inondazione.
L’odio che si scopre tra i due fratelli e tra le due sorelle è messo a confronto dell’odio e dell'indifferenza che l’uomo ha verso la Terra - la sua Terra - che trascura e di cui non si prende cura.
Lo spettacolo sulla nave è un vero proprio show coinvolgente, in cui la quarta parete ormai non esiste più perché siamo tutti insieme colpevoli. Il testo di Fabrizio Sinisi è rappresentato dalla regia di Claudio Autelli, e insieme permetto di far esibire uno spettacolo dinamico, energico e pieno di cambi di ritmo, così che i 4 attori possano mostrare in scena tutta la gamma di emozioni nascoste nei loro personaggi.
Tutte le informazione riguardanti “La fine del mondo” potete trovarle al sito: teatrofrancoparenti.it/spettacolo/la-fine-del-mondo/ , mentre noi ci vediamo a Teatro!
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quando il Reale vince, anche contro l'uomo