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Re Lear
l'oscura tragedia a Teatro Strehler
   10 Apr 2022   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
Da dove si inizia a descrivere un’esperienza così? Come mettere per iscritto uno spettacolo teatrale così ricco, pieno, FORTE? Forse semplicemente facendo i complimenti a tutta la compagnia e la produzione dello spettacolo in questione “RE LEAR”, che si sta esibendo al Piccolo Teatro, e rimarrà in scena fino al 14 aprile.

Potrei provare a partire dal favoloso cast che compone la Compagnia Mauri Sturno. Già qui compaiono due nomi assai rinomati nella scena teatrale italiana. Glauco Mauri è di nuovo Re Lear, per la terza volta nella sua carriera. Terza? E’ sì perché egli ha ben 91 anni, ed è contemporaneamente il protagonista di una delle tragedie shakespeariane più complesse. Roberto Sturno - ovvero il Conte di Gloucester - lo accompagna in molte delle sue scene, non da meno né per tecnica che per bravura, e anche lui ha raggiunto i 76 anni. La precisazione sull’età non vuole essere una notizia didascalica, ma far rendere conto che nonostante i “numeri alti” l’energia è totale, riempie tutto il palco e anche il teatro. E questa energia, quasi obbligatoria nelle opere di Shakespeare, è senza dubbio ben sorretta dagli altri personaggi, con Marco Blanchi, Eva Cambiale, Dario Cantarelli, Melania Genna, Francesco Martucci, Laurence Mazzoni,Giulio Petushi, Emilia Scarpati Fanetti, Francesco Sferrazza Papa. Una menzione speciale proprio per l’emotività e la grinta va fatta a Edmund, la parte malvagia della vicenda, magistralmente interpretato da Woody Neri.

La trama intricata e piena di colpi di scena rendere questo spettacolo una delle più titaniche tragedie del Bardo, che racconta il dramma dell’amore padri-figli, quello autentico di Cordelia e quello fasullo delle sue sorelle, ma soprattutto della follia, capace di tagliare e rompere per sempre questo amore. Solo i Padri ci sono nella tragedia, Padri indegni che hanno allevato figli inetti, le madri invece sono assenti, non hanno grazie né colpe di quello che avviene,

Questa follia che impervia, quasi come una tempesta da cui nessuno riesce a ripararsi genera un’atmosfera cupa, angosciante, come se fosse sempre notte. Le cupe vicende sono quindi coerentemente accompagnate da una scenografia mozzafiato, a cui spesso il teatro Strehler da visione. La scritta “KING LEAR”, illuminata da colori scuri e violacei dall’alto, come fosse un grosso peso che si appoggia sulle spalle di tutti i personaggi. Essi si destreggiano tra la scritta mobile, il gioco di fumo e luci e l’ascensore che è al centro del palcoscenico: esso permette entrate e uscite di scena molto particolari, che danno molto dinamismo e - di nuovo - energia alla scena, e crea ambienti e spazi diversi senza muovere nessuna struttura.

Se siete spaventati da una tragedia così imponente, o dalle quasi 3 ore raggiunte di performance, non fatevi ingannare: in questo spettacolo sembra che nemmeno passi un minuto.
Per saperne di più, potete consultare il sito del Piccolo Teatro di Milano https://www.piccoloteatro.org/it/2021-2022/re-lear e lasciarvi convincere dalla sinossi per vedere questo show.

Ci vediamo a teatro!
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