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Un thriller a teatro: che Colpo di Scena!
Il nuovo spettacolo di Carlo Buccirosso al Teatro Manzoni fino al 26 Maggio!
   12 Mag 2019   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
L'Art. 8 della legge n. 66 del 15 febbraio 1996, "Norme contro la violenza sessuale" recita:

"Dopo l'articolo 609-sexies del codice penale, introdotto dall'articolo 7 della presente legge, é inserito il seguente:
Art. 609-septies (querela di parte). I delitti previsti dagli articoli 609-bis, 609-ter e 609-quater sono punibili a querela della persona offesa.
Salvo quanto previsto dall'articolo 597, terzo comma, il termine per la proposizione della querela è di sei mesi.
La querela proposta è irrevocabile"

Sì, avete capito bene, chiunque sia vittima di violenza ha solamente sei mesi per denunciare il fatto.

Partendo da questo -sconcertante- fatto della nostra legislazione, Carlo Buccirosso tesse una trama fitta, senza fiato, dove il protagonista è il vice questore Eduardo Piscitelli, integerrimo e appassionato uomo della legge, circondato dalla sua (a tratti sgangherata ma al contempo brillante) squadra di poliziotti di un piccolo commissariato di provincia (Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Matteo Tugnoli, Giordano Bassetti, Roberta Gesuè).

L'obiettivo è solo uno, chiaro: incarcerare per sempre il pericoloso Michele Donnarumma (Gennaro Silvestro), violento recidivo e ora anche stupratore della povera neurologa Cuccurullo (Fiorella Zullo), che è, tra l'altro, la dottoressa del padre di Piscitelli, un ex colonello affetto da Alzheimer (Gino Monteleone) e in perenne lotta con Gina, la badante rumena (Elvira Zingone).

Per raggiungere lo scopo, Piscitelli, che chiede totale devozione alla causa da parte dei colleghi ("Da questo momento dimenticatevi di avere una famiglia, una casa, degli affetti e vi dedicherete esclusivamente al caso"), ha solo tredici giorni, ovvero quelli che mancano allo scadere dei sei mesi entro il quale la dottoressa avrebbe l'opportunità di denunciare la violenza subita da Donnarumma.

Lo spettacolo però, nonostante tratti temi cruciali e importanti come la violenza sulle donne e la recidività dei reati, è in realtà un poliziesco tutto da ridere: la tensione e gli effetti speciali (sì, qui si spara come in un vero thriller) sono sapientemente miscelati con battute divertenti, tempi comici esilaranti, ambiguità e giochi ben studiati che fanno trascorrere le sue 2h30 veloci e a suon di risate.

Una scrittura impegnata quella di Carlo Buccirosso, che però non rinuncia al sarcasmo e al buonumore, che spesso aiutano a veicolare meglio anche i messaggi più scomodi (che l'autore, regista e interprete non manca di mandare a dire. Un esempio? La dottoressa dice di essersi sentita lasciata da sola dalla polizia e lui risponde: "Dottoressa si ricordi: è lo Stato che fa le leggi, non la polizia, noi le applichiamo soltanto").

Ogni personaggio è perfettamente caratterizzato: dalla sovrintendente Signorelli, palesemente cotta del protagonista, al povero ispettore Murolo, che si è dedicato anima e corpo a cercare di piacere a Piscitelli che però odia i lecchini e lo bastona appena possibile; o ancora al buon Marcantonio Farina, giovane emiliano che, in mezzo ai colleghi napoletani finisce per sembrare un po' il sempliciotto del gruppo...ma che in realtà si rivelerà essere un promettente poliziotto!

Il super cattivo è davvero, davvero cattivo e vi terrà incollati alla poltrona pensando:"Speriamo che non scenda in platea che ho paura!", mentre la badante rumena è un personaggio talmente complesso nella semplicità del suo ruolo che finirete per amarla ogni minuto di più.

Last, but not least, menzione d'onore (macché, d'onorissimo) a Carlo Buccirosso, che non solo ha scritto un'opera davvero inedita per il teatro di prosa, ma ha sostenuto una commedia sulle sue spalle che ha dei tempi davvero serrati, con una dinamicità emotiva non scontata, passando da una battuta da fragorose risate in sala, fino alla tensione del tipico poliziesco.

Ci si diverte, tantissimo, si fanno congetture come nelle migliori serie tv del genere, si esce da teatro soddisfatti, ancora a discutere di come sia stato possibile quel colpo di scena finale che davvero non ti aspettavi.

Insomma, che vi devo ancora dire per convincervi che non potete assolutamente perdervi Colpo di scena, al Teatro Manzoni fino al 26 maggio?! Beh dai, ok, un'idea ce l'ho: qui sotto potete guardarvi l'intervista con il cast (quasi) al completo...insomma, meglio di così!

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