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L'empireo
Quando il cielo è donna
   04 Nov 2025   |     Redazione   |     Arianna Mosconi   |     permalink   |      commenti
C’è qualcosa di elettrico nell’aria quando si apre il sipario del Teatro Carcano e parte "L’Empireo". Sarà la regia pulsante di Serena Sinigaglia, sarà la scrittura lucida e tagliente di Lucy Kirkwood, o forse la forza magnetica di tredici attrici e un attore in scena che, insieme, creano un universo teatrale che ti prende alla gola e non ti lascia più.

Tratto da The Welkin, lo spettacolo è ambientato nell’Inghilterra rurale del 1759, ma è impossibile non sentirlo parlare dritto al presente. Dodici donne vengono convocate per decidere il destino di una ragazza accusata di omicidio e dichiaratasi incinta. Vita o morte? Verità o menzogna? Ma soprattutto: giustizia o sopraffazione? Dietro le gonne e i corsetti settecenteschi, si agitano questioni che bruciano ancora oggi: il corpo femminile, la legge maschile, la libertà di scegliere.

Sinigaglia orchestra tutto con un ritmo corale e appassionato, un gioco di voci che mescola ironia e rabbia, lacrime e risate, in un equilibrio perfetto tra tensione drammatica e umanità vibrante. È un’epica al femminile che non si prende troppo sul serio, ma sa colpire dove fa più male. Utilizziamo "orchestra" perché la disposizione sul palcoscenico assomiglia molto ad un assemble musicale, dove solo quattordici sedie disposte a semicerchio descrivono la scena. E il cast — da Arianna Scommegna a Matilde Facheris, da Maria Pilar Pérez Aspa a Chiara Stoppa, per citarne solo alcune — è semplicemente straordinario: attrici che riempiono la scena di carne, pensiero e sentimento, come solo le grandi interpreti sanno fare.

La traduzione e drammaturgia di Monica Capuani e Francesco Bianchi restituiscono tutta la potenza della lingua di Kirkwood, cruda e poetica insieme, senza filtri né sconti. E la regia di Sinigaglia fa il resto: un affresco potente, tragico e comico, che sa essere politico senza diventare predica.

L’Empireo è questo: uno spettacolo che guarda alle stelle, ma con i piedi piantati nella terra — e nel corpo.

Una produzione importante (Teatro Carcano, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC Lugano, Teatro Bellini di Napoli) per uno spettacolo che non ha paura di essere grande, corale, militante.
L’Empireo non è solo teatro: è un atto d’amore e di rabbia, un inno alla forza delle donne e alla necessità di raccontarle, finalmente, con tutta la loro voce.

Per avere tutte le informazioni sullo spettacolo basta visitare il sito del Teatro Carcano, mentre noi... Ci vediamo a Teatro!
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