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Very Long Song Artist

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Cani Lunari
Il sabba bianco di Francesco Marilungo tra rito, corpo e memoria
   03 Nov 2025   |     Redazione   |     Margot Boccia   |     permalink   |      commenti
Con Cani Lunari, Francesco Marilungo inaugura la nuova edizione del Danae Festival 2025 sul palco del Teatro Fontana, firmando un’opera che conferma la sua ricerca coerente e necessaria nel panorama della danza contemporanea. Dopo Stuporosa – Premio UBU 2024 come miglior spettacolo di danza – il coreografo marchigiano torna a immergersi in un immaginario radicato nel femminile arcaico, nei saperi magici, nei corpi estatici e nella loro resistenza alle logiche dell’utile e del visibile.

Il titolo evoca un fenomeno atmosferico raro: nei mesi invernali, quando la luna è piena o quasi, la luce rifratta dai cristalli di ghiaccio genera un alone circolare attorno al satellite, con due bagliori simmetrici ai lati. Sono i cani lunari, presagi di tempesta, ma anche varchi visivi verso l’invisibile. Marilungo parte da questo segno naturale per costruire un viaggio sensoriale dentro la soglia, là dove il corpo si trasforma in luogo di trance, possessione e conoscenza.

Sul palco, un cast interamente femminile – Alice Raffaelli, Vera Di Lecce, Barbara Novati, Roberta Racis, Francesca Linnea Ugolini – abita uno spazio sospeso tra rito e finzione, tra magia e gioco teatrale. Con in mano corvi imbalsamati – simboli di soglia, spiriti guida, anime erranti – le performer attraversano gesti che oscillano tra sacro e profano, componendo una coreografia fatta di zoppie, tremori e metamorfosi. Il corpo isterico, figura di crisi e di potere, torna al centro come icona di un sapere non razionale, incarnato, che parla di cura e di sopravvivenza.

La musica di Vera Di Lecce, costruita attraverso un intreccio di elettronica, suoni naturali, canti orali e formule magiche, accompagna questa discesa nel sensoriale. Le registrazioni sul campo – realizzate tra Puglia, Barbagia e Sicilia – si fondono con sintetizzatori e chitarre elettriche, trasformando il suono naturale in suono dello spirito, in eco di un ultraterreno che vibra nel corpo. La ripetizione del suono, come quella del gesto, diventa rito: invocazione, estasi, passaggio.

Il progetto nasce da una lunga ricerca etnografica che intreccia archivi popolari, testimonianze orali, iconografie e pratiche corporee, restituendo voce a un universo femminile marginale ma potente. È una danza che dialoga con la storia della stregoneria e della magia mediterranea, ma anche con le sue tracce ancora vive nelle generazioni di donne che continuano a credere, a curare, a tramandare.

Nel foyer del teatro, il documentario Supra Aqua. Etnografia poetica per Cani Lunari amplia questo immaginario, esplorando i territori e le memorie da cui lo spettacolo è nato. L’acqua – elemento primordiale e simbolico – diventa filo conduttore di un racconto che unisce rituali, canti e credenze ancora presenti in chi quei luoghi li abita e li attraversa. Un modo per guardare la magia non come residuo folklorico, ma come forma di conoscenza, di relazione, di appartenenza.

Cani Lunari è un sabba bianco, un gesto collettivo di reincantamento del mondo. Un’esperienza che non si limita a essere vista, ma vissuta. Un rito di luce che ci riporta, attraverso il corpo, alla potenza del mistero e alla necessità di credere ancora in ciò che non si vede.




Locandina:
Coreografia e regia Francesco Marilungo
con Vera Di Lecce, Barbara Novati, Roberta Racis, Alice Raffaelli, Francesca Linnea Ugolini
costumi Lessico Familiare
musica e vocal coaching Vera Di Lecce
disegno luci Gianni Staropoli
foto e video Luca Del Pia, Paolo Sacchi 

produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza coproduzione SNAPORAZVEREIN, IRA Institute

Progetto vincitore del Premio CollaborAction – Network Anticorpi XL di cui Circuito CLAPS è partner

Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione del Network Rete Anticorpi XL: Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), AMAT – Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali, Consorzio PUGLIA CULTURE – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura in collaborazione con Associazione Menhir / festival LE DANZATRICI en plein air di Ruvo di Puglia e Ass. Cult. TEATRO MENZATI’/ TEX – Il Teatro dell’ExFadda di San Vito dei Normanni (Puglia).

con il sostegno di Cross Festival, Primavera dei Teatri Castrovillari, Fondazione Egri per la Danza
con il contributo di Marosi Festival, Teatro delle Moire/Danae Festival




Articolo a cura di Margot Océane
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