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la quarta parete non esiste più

Al Teatro Franco Parenti in sala A, c’è uno spettacolo complesso ed eclettico: “L’eterno Marito”. L’opera è scritta da Fëdor Dostoevskij, che in questa interpretazione vede il libero adattamento Davide Carnevali, la regia di Claudio Autelli e in scena Ciro Masella e Francesco Villano, in video Sofija Zobina e Lia Fedetto.
L'attacco al treno di Clint Eastwood

Il 21 agosto 2015, su un treno ad alta velocità partito da Amsterdam e diretto a Parigi, tre giovani americani salvarono la vita a circa cinquecento persone intercettando l’attacco terroristico di Ayoub El-Khazzani, venticinquenne marocchino munito di un fucile d’assalto AKM, una pistola Luger Po8 9mm, nove caricatori, un coltellino e una bottiglia di benzina. A questo evento, Wikipedia Italia dedica una paginetta non molto più lunga del mio compendio; già la versione USA sbrodola il diagramma della posizione degli altoparlanti sul treno, le coordinate geografiche dell’attacco e l’elenco, nome e cognome, dei passeggeri coinvolti.
EMMYs 2017: i premi di Julia Louis-Dreyfus

Domenica notte, dalle 2:00 circa ora italiana, saranno consegnati i 69esimi EMMY Awards, i premi della televisione americana tanto ambiti quanto numerosi – le categorie che spaziano tra serie drammatiche, comedy, varietà, reality, talk-show, miniserie e film per la TV premiano anche i tecnici del suono, le coreografie, il trucco prostetico e i titoli di testa (dove peraltro un premio va all’audio e uno va al video) e si dividono (pure) tra riprese da camera singola e riprese da camera multipla.
In questo clima di quantità, c’è chi riesce a farsi ricordare perché nonostante le ripetute nominations non è mai riuscito a vincere: è il caso sorprendente di Angela Lansbury, 17 candidature, 12 delle quali per il ruolo da protagonista nella serie drammatica La signora in giallo: e nessuna statuetta sulle mensole di casa.
I cento anni di Kirk Douglas

Se negli anni Cinquanta non avesse fondato la Bryna Productions (casa di produzione con il nome di sua madre) probabilmente adesso non lo assoceremmo ai western filo-indiani di quel periodo, né soprattutto a Spartacus: perché fu Kirk Douglas a scoprire Stanley Kubrick. Era il 1957 e il capolavoro si chiamava Orizzonti di gloria, geniale film anti-militarista che denunciava la follia delle alte gerarchie («Stanley, non credo che questo film potrà mai guadagnare un soldo, ma noi dobbiamo farlo»).