Tartufo: Contrasti e Verità al Teatro Fontana
Dal 14 al 26 gennaio, il Teatro Fontana di Milano ha accolto Tartufo di Molière, rivisitato con audacia e sensibilità da Michele Sinisi. Questa rilettura, prodotta da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, esplora l’ambiguità del protagonista, che oscilla tra la figura di truffatore e quella di rivelatore delle debolezze umane, sempre in bilico tra male assoluto e specchio della società.
La scenografia, curata da Federico Biancalani, disegna un ring teatrale, un campo di tensione dove i personaggi si affrontano in uno spazio claustrofobico e al contempo simbolico. Un muro fisso e opprimente domina la scena, avanzando verso gli spettatori fino a schiacciarli con il peso delle bugie e delle illusioni della famiglia di Orgone. Eppure, nel finale, questo spazio si apre su una Versailles dorata e luminosa, una risoluzione che appare tanto liberatoria quanto inquietante.
Sinisi introduce un contrasto tra l’ambientazione moderna e l’aderenza alla traduzione classica del testo, in cui la parola di Molière viene rimasticata e attualizzata. Le musiche moderne, ora stranianti, ora incalzanti, amplificano questa tensione temporale. Il ritmo serrato della messinscena conduce verso un finale amaro, in cui il potere regale risolve ogni cosa, lasciando dietro di sé il dubbio e una riflessione sulla sua grandezza.
Il fulcro della rappresentazione rimane però Tartufo, una figura che è al contempo ovunque e da nessuna parte, un apparente sant’uomo che incarna l’essenza stessa della mistificazione. Il suo ingresso a metà spettacolo è un momento dirompente. Le sue poche, lente parole sembrano amplificare lo spazio e il tempo.
Sinisi spinge a interrogarsi: chi è davvero Tartufo? Un truffatore? Un politico? Un guaritore? O, forse, il simbolo della nostra stessa inclinazione a credere alle menzogne rassicuranti? La regia non fornisce risposte nette, ma restituisce l’ambivalenza di una figura che attraversa ogni epoca rimanendo attuale.
Con questa messinscena, il regista offre uno spaccato tanto ironico quanto oscuro sulle dinamiche umane, in cui le relazioni contrastanti tra i personaggi – tra vecchio e nuovo, illusione e verità – si riflettono nello spazio e nella narrazione. Alla fine, ciò che resta è una domanda aperta, rivolta non solo al pubblico, ma a una società intera che spesso preferisce rifugiarsi nella menzogna.
Locandina:
dall’omonima commedia di Molière
rielaborazione drammaturgica Michele Sinisi
regia Michele Sinisi
scenografia Federico Biancalani
disegno luci Michele Sinisi, Federico Biancalani
costumi Cloe Tommasin
costume del Re Sole Daniela De Blasio
con Stefano Braschi, Gianni D’addario, Sara Drago, Marisa Grimaldo, Donato Paternoster, Bianca Ponzio, Marco Ripoldi, Michele Sinisi, Adele Tirante
aiuto regia Nicolò Valandro
assistente alle scene Cecilia Chiapetto
produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
Durata: 1 h e 40 min
info e prenotazioni [email protected] / 02 69015733
- A cura di Margot Océane
Tartufo
Molière / regia Michele Sinisi