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Arlecchino servitore di due padroni
Regia di Stefano de Luca
   24 Ott 2024   |     Redazione   |     Margot Boccia   |     permalink   |      commenti
Stefano de Luca, con Enrico Bonavera, Andrea Coppone e un cast di giovani attori diplomati alla Scuola di Teatro del Piccolo, porta in scena una nuova edizione del titolo che, dal luglio del 1947, accompagna la storia e la vita dello Stabile milanese. «Uno spettacolo carico di ricordi – spiega il regista – e allo stesso tempo di quel gioioso e necessario oblio che solo la gioventù può regalare».

Dal 24 ottobre al 17 novembre 2024 - al Teatro Grassi (via Rovello 2).


Il 24 ottobre 2024 segna la data dell'attesissimo ritorno sulle scene dello storico Arlecchino servitore di due padroni al Piccolo Teatro di Milano, in una nuova messa in scena firmata da Stefano de Luca. Questo capolavoro di Carlo Goldoni, simbolo della tradizione teatrale italiana e ampiamente riconosciuto a livello internazionale, continua a incantare il pubblico con la sua irresistibile combinazione di comicità e tecnica impeccabile. Dal 24 luglio 1947, lo spettacolo leggendario tocca le 3017 repliche mondiali.

Ispirandosi a Strehler e alla sua Edizione del Buongiorno, Stefano de Luca ripensa lo spettacolo con al centro della scena Enrico Bonavera, veterano ormai da anni nel ruolo di Arlecchino dopo il regno di Ferruccio Soleri. A lui si alterna Andrea Coppone, nei suoi primi passi di questo nuovo Arlecchino, dopo la sua esperienza da Arlecchino nella pièce 'L'isola di Arlecchino' del 2020. De Luca raccoglie l’eredità di Giorgio Strehler, il maestro che nel 1947 portò in scena per la prima volta questo spettacolo, e lo reinterpreta con una freschezza che lo rende accessibile anche alle nuove generazioni. Enrico Bonavera, con maestria e vitalità riesce a infondere al personaggio un’energia senza tempo. Accanto a lui, un gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola del Piccolo Teatro "Luca Ronconi", che con entusiasmo e professionalità riescono a sostenere la tradizione senza perdere l’innovazione.

La scenografia, disegnata da Ezio Frigerio, è minimale ma suggestiva: pochi elementi, sapientemente illuminati, riescono a trasportare gli spettatori nella Venezia del XVIII secolo, lasciando spazio ai movimenti scenici e alle maschere, veri protagonisti dello spettacolo. I costumi di Franca Squarciapino, ricchi di dettagli, completano il quadro visivo, mentre le musiche di Fiorenzo Carpi donano un tocco inconfondibile e nostalgico.

Uno degli aspetti più interessanti di questa produzione è la sua capacità di parlare contemporaneamente alla tradizione e al presente. De Luca sottolinea come l’Arlecchino di oggi, pur immerso in un contesto altamente tecnologico, continui a essere uno spettacolo "analogico", privo di effetti speciali, ma pieno di vita, dove la fisicità degli attori e la loro capacità di giocare con la maschera restano elementi fondamentali​.

Con questa nuova messa in scena, si cerca di mantenere un equilibrio delicato tra la tradizione e l’innovazione, restando fedele allo spirito originario dell’opera di Strehler, adattandolo al presente: sottolinea la semplicità e l’antichità che, come un rito ancestrale, si rinnova a ogni generazione. In questo spettacolo corale, l’individualità degli attori è al servizio di un’armonia collettiva, in contrasto con l’individualismo della società contemporanea. Gli elementi della tradizione, come le maschere, i dialetti e i costumi del Settecento, con l’energia di giovani attori, creano una connessione diretta tra passato e presente, in un continuo processo di morte e rinascita tra l’eredità del passato e il presente delle nuove generazioni. L'Arlecchino servitore di due padroni vuole essere uno spettacolo capace di rinnovarsi senza perdere il legame con le sue radici.

Così come i singoli pezzi di stoffa cuciti insieme fanno un abito, i singoli individui, insieme e in armonia, fanno comunità.


ARLECCHINO - OLTRE LA SCENA
Il programma della rassegna include una serie di incontri e attività collaterali che arricchiscono l’esperienza teatrale.

WALK TALK

La casa di Arlecchino
Un itinerario che mette a fuoco la nascita della più iconica dele regie di Giorgio Strehler, partendo dal racconto degli spazi del Teatro Grassi, il primo a ospitare nel 1947 quello che sarebbe diventato lo 'spettacolo dei record'. Accompagnati da frammenti di letture a cura dei giovani attori della compagnia. Si vidita 'la casa di Arlecchino', la sala, il dietro le quinte, la storia e i suoi oggetti di scena.
Sabato 26 ottobre, ore 15.30 - Teatro Grassi

PAROLE IN PUBBLICO - Per filo e per segno
Arlecchino: una maschera affamata di vita
Un dialogo tra i protagonisti della scena e ospiti d'eccezione per scoprire i fili invisibili che legano tre elementi rappresentativi di ogni spettacolo (una frase, un'immagine, un personaggio, un oggetto, etc.) per scomporre e ricomporre la molteplicità dei segni del palcoscenico. Ad animale la conversazione, oltre a Stefano de Luca, vi sarà Alberto Grandi, docente presso l'Università degli Studi di Parma, esperto di storia della cucina italiana e autore del podcast DOI-Denominazione di origine inventata, e Ivan Bargna, professore di Antropologia estetica all'Università di Milano Bicocca.
Martedì 5 novembre - Chiostro Nina Vinchi

CHI E' DI SCENA?
Incontri pre-spettacolo: un momento informale di confronto tra pubblico e operatori del teatro, sui temi dello spettacolo.
Venerdì 8 novembre, ore 18 - Teatro Grassi
Venerdì 15 novembre, ore 18 - Teatro Grassi

TEATRO APERTO
Touch tour Arlecchino
Percorso multisensoriale, guidato dagli operatori del Piccolo Teatro di Milano, dedicato al pubblico cieco e ipovedente per esplorare costumi e elementi di attrezzeria e scenografia dello spettacolo.
In collaborazione l'associazione Al.Di.Qua.Artists - Alternative Disability Quality Artists.
Sabato 9 novembre, ore 17.30 - Teatro Grassi

TEATRO IN PLATEA
Arlecchino e i suoi segreti
Con Enrico Bonavera, l'Arlecchino ufficiale del Piccolo Teatro di Milano, conduce un workshop aperto agli spettatori, per chi vuole cimentarsi con le posture, i movimenti e le partiture che caratterizzano le maschere più amate della Commedia dell'Arte.

10 novembre 2024, ore 11, Teatro Grassi - Sala Gaipa




Piccolo Teatro Grassi (via Rovello, 2 – M1 Cordusio), dal 24 ottobre al 17 novembre

Arlecchino servitore di due padroni

di Carlo Goldoni
regia Giorgio Strehler
ripresa da Stefano de Luca

scene Ezio Frigerio
costumi Franca Squarciapino
musiche Fiorenzo Carpi
luci Claudio De Pace
movimenti mimici Marise Flach
maschere Amleto e Donato Sartori

con
Enrico Bonavera e con Andrea Coppone
e con gli allievi diplomati della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” del Piccolo Teatro di Milano
(in ordine alfabetico)
Andrea Bezziccheri, Agnese Sofia Bonato, Bianca Castanini, Simone Pietro Causa,
Giada Francesca Ciabini, Miruna Cuc, Silvia Di Cesare, Daniele Di Pietro, Marco Divsic,
Pasquale Montemurro, Sofia Amber Redway, Edoardo Sabato, Simone Severini, Lorenzo Vio
e i musicisti
Francesco Mazzoleni, Lorenzo Bassani, Alessio Dal Piva, Matteo Polce e Alessia Scilipoti

produzione
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org



- Margot Océane
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