Abbiamo avuto il piacere di avere Francesco Accardi con noi in diretta Instragram per il nostro programma Pills, ma purtroppo per problemi misteriosi dovuti a Instagram non siamo riusciti a salvare la diretta. Vogliamo, però, che rimanga traccia della bella chiacchierata che ci siamo fatti, quindi ecco qui un breve racconto del Progetto Tramonti.

Francesco, 31 anni, sardo, ingegnere e direttore della Fondazione Siotto di Cagliari, ha mille passioni, un’anima punk e una curiosità trainante: ha fatto molta fatica a stare fermo durante il primo lockdown a marzo 2020 e, appena si è potuto, a giugno 2020 ha inforcato la sua bici ed è partito per un viaggio alla scoperta dell’Italia che l’ha visto attraversare in 40 giorni lo Stivale, dalla Sicilia alla Valle Aurina. E’ stato questo il seme che ha dato inizio al progetto Tramonti: quest’anno Francesco ha voluto pensare in grande e ha pianificato un viaggio di oltre 4mila km, da Porto Torres a Capo Nord, in Novegia. Il tutto è stato documentato sui social, tenendo un diario di viaggio e realizzando un docu-film on the road, intervistando anche diversi sardi emigrati nei Paesi che ha attraversato in bici, per indagare anche il loro apporto ai Paesi che li hanno accolti e la loro storia personale.


Con appena 10 kg di bagagli, Francesco a maggio 2021 è partito verso la Francia, per poi proseguire in Svizzera, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e infine Norvegia, percorrendo circa 100 km al giorno, per 45 giorni.

L’obiettivo di Progetto Tramonti è quello di raccontare in una maniera ecosostenibile il territorio europeo nelle sue diverse peculiarità scandendo il tempo con la bicicletta, cosa importante e non così diffusa in una società che è abituata a correre sempre più velocemente.

Purtroppo, dopo tanti km un po’ sofferti a causa di condizioni metereologiche avverse, una pandemia ancora in corso e imprevisti vari - come un furto di materiali subito dalla sua troupe - il sogno di Francesco di arrivare a Capo Nord è fallito: la Norvegia sta adottando dei protocolli molto rigidi per entrare nel Paese a causa del Covid. Come ci ha raccontato Francesco, per noi nati negli anni dell’Unione Europea è assurdo pensare alle frontiere tra Paesi quando si viaggia e dover preoccuparsi di avere i documenti necessari per essere ammessi. E così Francesco ha dichiarato finito il suo viaggio sul confine norvegese, scrivendo sul suo profilo Fb: Un fallimento? Capo Nord rimane lì. Non credo si sposterà. Ora vado a farmi i capelli biondi (mamma, sarai contenta?) e torno a Cagliari, che mi manca come l’aria. Il mondo è come ce lo mettiamo in testa. E non c’è un momento giusto o uno sbagliato per fare le cose che vogliamo fare. L’importante è farle sempre con amore e ricordarci gli istanti precisi della nostra felicità.

Francesco ci ha raccontato con un sorriso il cibo peggiore che gli è capitato di assaggiare in viaggio, una sorta di pizza farcita (e pure fredda! cit) con dell’ananas a tradimento, nascosto sotto lo strato bianco di formaggio fuso, e di quando un passaggio offertogli spontaneamente da una ragazza francese mentre era bloccato sotto un diluvio gli ha scaldato il cuore.

Rimaniamo in attesa di nuovi sviluppi del progetto e dell’uscita del documentario!
Possiamo seguire Francesco su Instagram al profilo @frasquito_de_bobadilla e su Fb alla pagina Progetto Tramonti.

Progetto Tramonti è sostenuto da: Fondazione Sardegna Film Commission, MIC (L. 534/1996), Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport (L. R. 14/2006).