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Sanremo Giovani: serata tiepida, ma comunque bravi, 7+
"Shoutout per l’Antonella nazionale, scatenata sulle note degli Eugenio in Via di Gioia"
   21 Dic 2019   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
842, il numero degli aspiranti all’inizio del percorso.
8 quelli che il prossimo febbraio si esibiranno sul palco più importante della musica italiana: l’Ariston, per il 70º Festival di Sanremo.

Venerdì sera è andata in onda la finale di Sanremo Giovani, una sfida non particolarmente avvincete, ma che, in questo sabato pre-Natalizio, vale comunque la pena di analizzare per intuire forse il festival che sarà.

Amadeus è stato un buon padrone di casa, brillante e sicuro, capace di gestire i tempi senza sbrodolare in inutili incensamenti o gag poco efficaci, introducendo i ragazzi con quel fare paterno eppure distaccato, come si conviene a una gara. Equilibrato, ecco come definirei il debutto del presentatore della prossima kermesse sanremese.

Una cosa va detta: chiunque si trovi nella giuria delle selezioni di Sanremo Giovani (in questo caso Pippo Baudo, Carlo Conti, Antonella Clerici, Piero Chiambretti e Gigi D’Alessio), la sensazione è sempre quella di osservare un gruppo di persone in gita in un pianeta alieno, che guardano con interesse scientifico e un po’ di stupore incredulo le creature che lo abitano.

Chiambretti ironizza:”Hanno detto che siamo troppo vecchi per valutare questi giovani” e no, non è quello il punto, però è sicuramente vero che in quella giuria mancava una voce più nel sistema musica contemporaneo, quello forse più indipendente, quello forse più abituato a preferire altro che non sia per forza una ballad romantica (la cosiddetta “canzone sanremese”). Magari avremmo avuto sguardi meno vacui durante le esibizioni, anche se shoutout per l’Antonella nazionale, scatenata sulle note di Tsunami degli Eugenio in Via di Gioia.

Le canzoni, beh, non sono convinta fossero il meglio degli 842 iniziali: sicuramente un plauso va fatto agli appena citati “Eugenii”, al selezionato di Area Sanremo Matteo Faustini e, perché no, alla giovanissima vincitrice di Sanremo Young Tecla Insolia (canzone non indimenticabile, ma a neanche 16 anni voglio vedere voi esibirvi con quella rilassatezza in prima serata su RAI 1).

Per il resto il sistema sfide funziona dal punto di vista televisivo, abituato ai talent e alle palette, però per quanto Amadeus abbia menzionato un sorteggio più che una scelta studiata a tavolino, alcune coppie sono state un massacro dove entrambi gli sfidanti meritavano una chance all’Ariston arrivati ormai fino a quel punto (una su tutte quella che ha visto l’esclusione di Avincola, proprio caruccio lui!).

Tirando le somme è stata una serata tiepida, che “ha svolto il suo compito a casa” senza fare grandi performance: ha potenziale, ma non si applica insomma. Molto apprezzabile però la scelta di ricordare momenti salienti del percorso delle Nuove Proposte in 70 anni di festival, con un picco di lacrime sul compianto Alex Baroni che canta Cambiare (e no, non lo dico perché ho tirato vicino il pacchetto di Kleenex in quel momento e no, quelle che mi stanno tornando ora agli occhi non sono lacrime).

Che festival sarà dunque? Ad ora è sicuramente prematuro immaginarlo: sarà molto televisivo e poco musicale? Potrebbe. Sicuramente la sensazione è che sarà privo di quei classici protagonismi del presentatore con una personalità ingombrante (ehm ehm, tipo Baglioni, ehm ehm) e questo mi sembra già un gran miglioramento!

Per scoprirlo ci risentiamo a febbraio, noi ovviamente saremo là per documentare live tutto il festival...la parola d’ordine è solo una: #POLISANREMO!

Ecco l'elenco completo dei finalisti con le loro canzoni:

Eugenio in Via Di Gioia con “Tsunami”
Gabriella Martinelli e Lula con "Il gigante d'acciaio"
Matteo Faustini con "Nel bene e nel male"
Tecla Insolia con "8 marzo"
Fadi con “Due noi”
Fasma con “Per sentirmi vivo”
Leo Gassmann con “Vai bene così”
Marco Sentieri con “Billy Blu”
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