IN RIPRODUZIONE

DA WEBCAM

ASCOLTACI!

LICENZA SIAE 202200000075 | LICENZA SCF 937/14 | C.F. 97703440152

© 2008-2024 POLI.RADIO | TUTTI I DIRITTI RISERVATI | Iniziativa realizzata con il contributo del POLITECNICO DI MILANO

Nascondi dock Mostra dock

Very Long Song Artist

Very Long Song Title

PHYD: ecco come misurare il vostro indice di occupabilità
Intervista a Manlio Ciralli - Chief Sales, Branding & Innovation Officer – The Adecco Group Italia e Amministratore Delegato di PHYD
   15 Mar 2019   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
La Milano Digital Week è quasi al termine, ma i colpi di scena non sono ancora finiti, anzi, è stata presentata proprio ieri nella cornice del FWD Future Work Digital, la nuova piattaforma targata The Adecco Group: PHYD.

Grazie all’intelligenza artificiale di Microsoft, PHYD permetterà di ridurre il cosiddetto skill mismatch, incrociando i dati degli utenti al fine di indicare il loro grado di occupabilità rispetto a una posizione desiderata e alle proprie competenze, suggerendo inoltre validi percorsi formativi per colmare le proprie lacune e rendersi il più appetibile possibile per il proprio universo professionale di riferimento.

La sua prima realease contiene percorsi e contenuti dedicati a profili e occupazioni tecnico-scientifiche (STEM - Science, Technology, Engineering, Mathematics), ma nel corso delle prossime settimane verranno regolarmente rilasciate nuove versioni con nuovi profili e nuove occupazioni, pensate non solo per studenti ma anche per professionisti già inseriti nel mondo del lavoro.

A parlarci del funzionamento della piattaforma è Manlio Ciralli, Chief Sales, Branding & Innovation Officer – The Adecco Group Italia e Amministratore Delegato di PHYD.

The Adecco Group è una realtà leader a livello mondiale nel settore dell’HR, ma non solo.
Quali sono le sue caratteristiche peculiari, che la distinguono dalle altre realtà del settore?

La grande differenza è che, rispetto ad altre realtà, The Adecco Group negli ultimi 3 anni è una piattaforma che offre servizi integrati: dalla somministrazione, alla ricerca e selezione, ma guarda anche alla formazione al fine di inserimento, ma anche in un'ottica di continuous learning per il top management. A questo affianca delle vere e proprie politiche di coaching e aiuto all’inserimento, una risposta a 360° sia per le persone al loro primo approccio al mercato del lavoro, sia per chi ci sta crescendo.

In questo modo chi si rivolge a noi non ha più bisogno di avere cinque, sei partner differenti per le varie necessità di HR, ma trova vari servizi ed expertise in uno solo. Possiamo quindi parlare della piattaformazione di servizi di employment ed education su scala internazionale.

La nuova piattaforma lanciata ieri parte da un paradigma molto specifico e le chiederei di parlarcene: qual è la differenza fra occupazione e occupabilità? Ci troviamo davanti a un nuovo modo di vedere il mondo del lavoro?

Possiamo dire che sia più una questione filosofica: il termine occupazione, specialmente in un Paese come l'Italia, è molto legato al concetto di luogo-posto fisso. Ce l’ho oppure mi manca. È un punto di arrivo e non è mobile.


Occupabilità invece è una visione più liquida: in un mondo che cambia continuamente, con una tecnologia in costante progresso, le competenze hanno un livello di obsolescenza che si conta in un termine di 5/6 anni, tanto è veloce l'evolversi del mondo. L’occupabilità ti mette nelle condizioni di essere sempre attivo e volto a migliorarti, per avere un livello di conoscenze spendibili in un'ottica “al passo con i tempi”.

Soprattutto i giovani sentono oggi il bisogno di avere un’esperienza piena anche dal punto di vista della qualità della propria vita: sono portati a cercare sempre di migliorarsi per raggiungere dei lifelong goals che siano conformi alle proprie aspirazoni. Per fare questo devono spesso cambiare lavoro, Paese, percorso formativo, continuamente in movimento.

Dunque possiamo dire che se parliamo di occupabilità, come nella nostra piattaforma PHYD, possiamo dire che l'obiettivo è dare alle persone, specialmente all’inizio, informazioni riguardo a chi sono e come possono migliorarsi al fine di essere sempre utili, adattabili, fianco a fianco con le richieste del mercato (e le proprie aspirazioni).

Parliamo quindi di PHYD: quali sono le sue funzionalità e i suoi punti di forza?

PHYD è una piattaforma con interfaccia community, l'utilizzo è come quello di un social e anzi, permette di iscriversi e accedere anche con i propri profili già attivi.
All'utente viene richiesto di inserire i propri interessi rispetto al mercato del lavoro, le sue soft skills e le sue caratteristiche. È inoltre possibile inserire le proprie hard skills.
L’intelligenza artificiale che sottende al sistema, mette in relazione soft e hard skills e genera un indice di occupabilità in percentuale e che tipo di richiesta c’è sul mercato rispetto alla professione desiderata.
Qualora si verificasse un gap di natura formativa, PHYD ti suggerisce le traiettorie di contenuti formativi e informativi utili al miglioramento delle proprie competenze.

L'obiettivo primario è che la nostra piattaforma abbia un impatto sociale importante: più abbiamo persone consapevoli e competenti, più il Paese sarà competitivo!

Il lancio è avvenuto durante FWD, iniziativa di Microsoft: com'è nata questa collaborazione?

Il progetto è nato da un’idea mia e due amici più "tecnici", di cui uno è di Microsoft e quando è stato scelto il partner tecnologico è stato naturale comunque scegliere di lavorare con loro: tra i loro valori fondanti c'è l'empowering delle persone attraverso la tecnologia e quindi i nostri obiettivi coincidevano perfettamente.

POLI.RADIO è la radio degli studenti del Politecnico di Milano, quindi, approfittando di questa occasione, ci piacerebbe avere qualche “dritta” da chi è del mestiere.
Se dovessimo parlare di “occupabilità”, come potremmo definire con delle parole chiave ciò che distingue il laureato del Politecnico?


Quando parliamo di Politecnici, parliamo di scuole di grandissima qualità e valore, che creano già competenze hard incredibili e lo testimonia il livello placement, che si conta nell'ordine dei 3 mesi e alle volte già vengono richiesti prima della laurea.
Il punto qual è: quando ho un ingegnere, qualsiasi sia il politecnico di provenienza, con un background eccellente di capacità e competenze, il differenziale lo fanno le soft skills: posso essere bravissimo nel mio lavoro tencico, ma poi magari non so lavorare in team, ad esempio. Quindi è la tua componente di soft skills ciò che ti permette di fare la differenza!

[/i]A tal proposito: meglio la iper-specializzazione o una certa trasversalità nelle competenze? Dipende dal settore (tecnico-scienfico VS più umanistico)?[i]

Essere capaci di essere trasversali e reinventarsi è fondamentale: pensiamo a un laureato in legge oggi in Italia, dove abbiamo una densità di avvocati impressionante. Pochi sanno che potrebbero alternativamente intraprendere un percorso nella cyber security, oggi molto richiesta.

La piattaforma PHYD lavora anche in questo senso: ti dice quanto sei occupabile rispetto alla posizione desiderata, ma al contempo indica anche i lavori affini alla tua preparazione, alternative e che skills ti servono per accederci.
Essere capaci di adattarsi è fondamentale e spesso la differenza la fanno proprio le competenze trasversali.

Da esperto di Comunicazione quale è Lei, dott. Ciralli, ci può fornire dei consigli utili per i giovani in cerca di lavoro che vogliono evidenziare le proprie esperienze e i propri studi in un CV e/o mostrare i propri lavori in una modalità particolarmente convincente agli occhi di un selezionatore?

La capacità di raccontarsi attraverso quel che si fa è sempre il modo migliore, anche se in Italia non è ancora prassi comune e naturale quella dell'alternanza scuola-lavoro, perché il confronto con l'azienda è fondamentale.

Molto spesso quindi più che puntare solo sul CV, chi è all'ultimo anno di università dovrebbe provare a ingaggiarsi in percorsi e progetti in diretto contatto con il suo universo di riferimento: vedrà che questo paga moltissimo!


Siete curiosi di saperne di più e di diventare i primi Phyders? Iscrivetevi gratuitamente sul sito ufficiale e diventerete tester ufficiali della nuova piattaforma.

E ricordate: The Adecco Group e POLI.RADIO vi invitano al party conclusivo della Milano Digital Week: Sabato 16 marzo a partire dalle ore 22.30, presso BASE Milano, una grande festa aperta alla città con musica dal vivo e un dj set d'eccezione per lanciare ufficialmente PHYD: iscrivetevi qui!

fwd, manlio cirelli, milano digital week, phyd, the adecco group