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Il meglio del Bachelite cLab è al Giardino delle Culture
POLI.RADIO media partner ufficiale del Bachelite Outsound Music Festival
   14 Giu 2018   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
A Milano, nascosta fra i palazzi dietro a Piazza Cinque Giornate, esiste una piazzetta tranquilla, colorata, con degli alberelli e delle panchine, sovrastate da due meravigliosi murales dell'artista-writer Millo. Avete capito di che "instagram spot" sto parlando? Esatto: Il Giardino delle Culture!

Poco tempo fa, in una soleggiata domenica mattina di fine maggio, mi è capitato di passeggiarci accanto e pensare:"Questo posto è davvero la location perfetta per un festival!".

Fortuna vuole che, fra i tanti eventi promossi all'interno di questo giardino cementoso, come viene simpaticamente soprannominato, uno si distingua per essere occasione di vivere la musica nel senso più vero del termine: il Bachelite Outsound Music Festival, di cui POLI.RADIO quest'anno è official media partner!

Quattro serate tra giugno e luglio porteranno il meglio degli artisti, dei progetti e della musica live proposti da Bachelite cLab, locale noto specialmente per i suoi mercoledì jazz di “cLab” -serata dedicata al jazz dal vivo, con concerto e jam session- e l'evento Syndrome elektronica -che per due volte al mese mette in dialogo la musica elettronica con gli strumenti acustici.

Saranno proprio queste due anime del club a essere le protagoniste del festival, che renderà anche gli spettatori protagonisti, grazie al momento di jam session che concluderà ognuna delle quattro date.

Roberto Paternò -organizzatore del Festival nonchè fondatore di Bachelite cLab- intervistato ai nostri microfoni, ci svela la vera natura dell'evento, ovvero quella di dare al pubblico qualcosa di nuovo e assolutamente originale, che è anche la principale volontà che sottende al locale milanese stesso: "Outsound è come dire -uscire allo scoperto- cioè portare quello che facevamo a Bachelite -i nostri progetti e quel su cui stavamo lavorando- e l'atmosfera, il concetto base del locale, ovvero un luogo molto familiare, dove i musicisti possano sentirsi a casa e il pubblico possa mescolarsi ai performer, ecco, portarli in una chiave un po' diversa rispetto ai grandi festivaloni che già conosciamo".

E riguardo la location? "Abbiamo scelto il Giardino delle Culture perché è come il classico campetto, quello dove la gente va a studiare, giocare a calcio, mangiarsi un panino. Ed è un posto un po' di quartiere, che nessuno però si era mai calcolato prima e che ora è stato rivalutato e reso visibile anche da lontano grazie ai murales di Millo".

Ma come nasce l'accostamento jazz ed elettronica? “Inizialmente siamo stati un po’ combattuti sul fatto che non ci fosse linearità di genere -ci racconta Samantha Gandin, parte dello staff di Bachelite e vera e propria talent scout del locale- ma poi ci siamo detti che in realtà noi siamo così, queste due anime compongono il Bachelite, lo spirito jazz e lo spirito di un’elettronica non convenzionale, ma che si focalizza sulla ricerca a livello musicale.
Abbiamo cercato, come cani da tartufi, progetti originali che trovassero un modo nuovo per combinare strumenti acustici con strumentazione elettronica. Fondere la modernità di fare il suono, con la manualità del fare il suono”.

Se prendessimo un attimo in prestito dal gergo aziendale il termine know-how, potremmo dire che quello del cLab e del festival sta anche nella proposta altamente all'avanguardia nel jazz.

Il direttore artistico della sezione dedicata a questo genere musicale è il sassofonista Giovanni Digiacomo, che sarà anche protagonista dell’ultima serata della rassegna, che ci dà qualche anticipazione: "Con Roberto parlavamo di incentrare un festival sulla figura del sassofono come protagonista. Dunque, avendo quattro serate, abbiamo deciso di dare un i non omogeneo, ma di selezionare quattro sassofonisti che dessero un genere jazzistico diverso".

Per non perdervi nessuno dei concerti in programma cliccate un bel "partecipo" sull'evento ufficiale e seguiteci: POLI.RADIO sarà presente durante le quattro serate per offrirvi uno sguardo dal backstage e farvi incontrare direttamente gli artisti grazie a interviste speciali, tra un soundcheck e l'altro!
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