Marrakech. Non ho mai capito bene perché, ma già solo sentendo il nome di questa città, nella mia testa si materializzano colori di ogni sfumatura, posso avvertire odori e ascoltare il vociare di persone di qualsiasi genere e provenienza aggirarsi fra le viette della qasba.
Ecco: Marrakech, magari complice qualche serata al cinema di troppo, è la prima città che mi sovviene se penso al viaggio.
Ognuno di noi ha probabilmente nella propria mente un'immagine precisa di cosa significhi viaggiare per lui: che sia percorrere miglia e miglia a piedi su sentieri tortuosi, scalare una montagna o mettersi zaino in spalla a cercare un passaggio per la tappa successiva.
Ci sono anche altri modi per viaggiare però e sicuramente tra questi, in cima, c'è la musica: è su questa potenza evocativa del suono che gioca la nuova edizione del MI AMI Festival, che si intitola proprio #INVITOALVIAGGIO, preannunciando di regalare le usuali grandi emozioni che anno dopo anno riesce a donare nelle sue serate, fra gli alberi e gli angolini magici del parco dell'Idroscalo di Milano.
Il Circolo Magnolia, grazie alla sua location davvero unica, è da sempre il luogo perfetto per un festival artistico a tutto tondo: le lucine fra i rami e i banchetti degli artisti, incorniciano i ben tre palchi, da cui si diffonde la musica migliore del momento, rendendo impossibile smettere di cantare anche mentre decidi di andare a farti un'altra birra nella ricca zona ristoro.
Il viaggio che l'edizione 2018 ci propone è quello fra "L'Italia suonatrice e partecipativa fatta di strati e differenze, ricca di dettagli. Un'Italia dal basso che in alcuni suoi esemplari sta conoscendo una fortunata curva", come racconta l'organizzazione stessa.
La line up è davvero quella che ti fa dire:"No raga, stasera o si va al Magnolia o niente", rendendo d'obbligo essere #aMilano il 25 e il 26 maggio.
Nel tempo il festival si è imposto nel panorama nostrano, diventando addirittura unica data estiva di pezzi da novanta come gli Ex-Otago (su cui noi avevamo già puntato un paio d'anni fa), previsti sul Palco Pertini il primo giorno; palco che vedrà esibirsi anche Francesco De Leo, Francesca Michielin e Cosmo, uomo dei record, che tornerà a Milano dopo una serie di sold-out impressionanti per il suo ultimo tour.
Condivideranno il 25 maggio al Magnolia altri elementi micadaridere, come Frah Quintale, Willie Peyote e Coma Cose sul Palco Havaianas, solo per citarne alcuni.
Il terzo palco, il MI FAI, ospiterà, fra tutti, Generic Animal, Maiole o ancora i Typo Clan.
Il 26 maggio non sarà da meno: il programma prevede Prozac+, Tre Allegri Ragazzi Morti (anche per loro unica data estiva), Selton, Dunk e Giovanni Succi (già ospite a POLI.RADIO) sul main stage Pertini.
Giorgieness (qui la nostra intervista), Colapesce (che abbiamo avuto il piacere di ospitare a Soudcheck) e la cantautrice Maria Antonietta sono solo tre degli artisti per il palco Havaianas; mentre Yombe, Go Dugong, Bee Bee Sea saranno alcuni dei nomi del MI FAI, tra cui menzione speciale per gli Auroro Borealo che presenteranno una special performance.
E se davvero non ne avete abbastanza dopo tutti queste stelle del firmamento indie italiano, allora ogni sera, su ogni palco, ci sarà un aftershow: da uscirne confusi e felici davvero, come recitava il claim del 2017.
Anche quest'anno, insomma, il MI AMI si prospetta uno di quei weekend da aspettare con ansia, creando playlist ad hoc per ripassare i testi e preparando il vostro look hipster migliore.
POLI.RADIO ovviamente ci sarà, chevelodicoafare, e vi farà da compagno di viaggio perfetto: quello che ha i vostri ritmi, quello che mette sempre il pezzo giusto per il carpool karaoke, quello che sai benissimo che alla domanda:"Che facciamo? Mettiamo su la musica e balliamo un po' sotto le stelle?" ti risponderà:"Ci sto!".
Alessandra Stefanini
Mettiamo su la musica e balliamo un po' sotto le stelle?
MI AMI Festival: il viaggio nella musica di un'Italia di generazioni viandanti