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Baglioni fa ballare la Sala Stampa Lucio Dalla
Serata karaoke con i grandi successi, ma la classifica dei Giovani non convince
   08 Feb 2018   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
C'era una volta, in un Sanremo lontano lontano, un pozzo chiamato Claudio e una Biancaneve svizzera, di nome Michelle. Morale della favola: il Baglioni nazionale a quanto pare è molto meno imbalsamato di quel che inizialmente si temeva, forse complice anche la cantata di cori alpini di stamattina in conferenza stampa (causa: lunedì mattina in conferenza ha detto "Non faremo un' adunata di alpini" e ovviamente è partita la polemica stile anni 2000 -NdR).

Questo inizio molto Disney forse serviva a farci ambientare con la gara dai bimbi del Festival, ops scusate, i Giovani.

Scherziamo ovviamente, perché i quattro artisti che si sono esibiti per la categoria promesse della musica italiana hanno tutto tranne che brani per cuori deboli: ovviamente non stiamo neanche a dirvi che il nostro più grande apprezzamento è andato a Mirkoeilcane, a cui vanno le nostre più sentite scuse: la giuria demoscopica evidentemente non apprezza le parole ma cerca il ritmo da ballare, noi ci speriamo sempre che le cose cambino.

Premio alla performance a Lorenzo Baglioni: ci aspettavamo grandi cose da lui e non ci ha deluso; i suoi inseparabili cuori di peluche in italiacano scorreggiuto e i professori ballerini hanno riempito il cuore, aperto la serata e donato gif animate a tutti gli account di live tweeting del festival per il resto della serata.

La forza femminile vede Giulia Casieri e Alice Caioli: la prima convince per lo stile, la seconda per il testo.

Problema: come già citato prima, siamo tutti molto molto (l'abbiamo detto molto?) perplessi dalla classifica: la giuria demoscopica sembra favorire l'orecchiabilità al messaggio sociale e all'indubbia capacità tecnica di interpretare un pezzo in quel modo che ci ricorda tanto il compianto Faletti.

Il festival comunque prosegue, ma il vero party è in Sala stampa Lucio Dalla: vuoi la stanchezza, la birra gratis fuori appena fuori dalle porte, lo scioglimento del ghiaccio da primo giorno, ma ormai qui si canta, balla, battono le mani, si fa squadra uniti dai pezzi di Baglioni che, indubbiamente, sanno anche i muri (se guardate le nostre Insta-stories preparatevi a del karaoke pesantissimo -NdR).

I duetti (quartetti nel caso di La vita è adesso con Il Volo, protagonisti anche del raffinatissimo omaggio a Sergio Endrigo) su Mille giorni di te e di me (con Biagio Antonacci) e il simpatico siparietto con Franca Leosini su Questo piccolo grande amore hanno scatenato la sala stampa, scaldato i cuori e ricordato a tutti che il direttore artistico è di fatto patrimonio nazionale con le sue canzoni.

La serata scorre più veloce anche per noi lavoratori della press, specialmente con i momenti Yo! di Despacito e Shaggy ft. Sting, che ci hanno fatto ballare e hanno ricordato al resto della sala che POLI.RADIO è piena di talenti sprecati del mondo dello spettacolo (ma sentirete presto parlare di noi!).

Ah, ovviamente Sting ha lasciato tutti in religioso silenzio, incantati davanti allo schermo...ma che ve lo diciamo a fa'?
Speciale anche l'esibizione di Roberto Vecchioni con Samarcanda, il suo "Le vere battaglie le devono combattere gli uomini", menzionando il suo fiore all'occhiello e l'elogio al potere che hanno le canzoni sulle persone.

Le esibizioni BIG ci hanno convinto che il secondo ascolto può aiutare a rivalutare dei brani: pollici su per Zilli, Diodato e Paci, Vanoni-Bungaro-Avitabile, ancora urla, applausi ed entusiasmo per Red Canzian e lacrime commosse per Ron.

Prima di lanciarci nella festosa atmosfera della Social Room in Santa Tecla, vi salutiamo con una strappalacrime frase pronunciata questa sera sul palco dell'Ariston:"Adesso io devo andare, devo lasciarti, però devo dirti che molta parte della mia vita artistica la devo a te".

Chi l'ha detta? Beh, ovviamente l'immenso Pippo Baudo.



(Foto di Repubblica.it)
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