Non so quanti di voi sanno cos'è l'Indie Sleaze... nel dubbio vi lascio la definizione:
Indie Sleaze: Stile di moda popolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito approssimativamente dal 2006 al 2012. Caratterizzato da un approccio disordinato e letargico agli stili di moda vintage, in particolare degli anni '70, era particolarmente popolare tra la sottocultura hipster e le band indie rock.
Per tutti coloro che, come me, erano adolescenti a cavallo del 2010, o sono fissati con la musica di quel periodo, l'indie sleaze rappresenta l'estetica per antonomasia: tutti gli artisti del periodo, dai Jonas Brothers agli Arctic Monkeys e gli Strokes, si vestivano in quel modo, andando a scolpire non solo i gusti musicali, ma anche le cotte e le preferenze di tutte le allora adolescenti.
All'epoca il sogno era trovare qualcuno così nella tua città preferibilmente proprio uno dei Jonas (le fan fiction su di loro fioccavano ad un ritmo incredibile e più o meno il concetto era sempre che venivano a vivere nella tua città per improbabili motivi) e poter tu stessa andare in giro con queste cravatte usate in modi improbabili, il tartan ovunque e delle sciarpe talmente sottili da essere inutili.
Ecco, ora l'Indie Sleaze è: occhiali da sole, completo nero con cravatta e camicia bianca e rigorosamente sigaretta in bocca. Se vi state chiedendo se sto descrivendo qualcuno di preciso la risposta è sì: The Dare.
Harrison Patrick Smith, nato il 19 Marzo 1996, conosciuto al grande pubblico come The Dare è considerato uno degli esponenti del revival indie sleaze. Musicista, cantante e producer è diventato famoso con il singolo "Girls" e per la sua collaborazione con Charli XCX su "Guess" facendo poi uscire il tuo primo album "What's Wrong with New York?" a settembre del 2024 un mix di electro-rock, new rave e dance-punk che dal vivo sembra contemporaneamente una serata techno pesantissima e un concerto di una band indie rock inglese.
Il personaggio di The Dare trasuda carisma come solo il prototipo di una cotta adolscenziale può fare e dal palco riempie tutta Santeria Toscana e ti incolla gli occhi a questo ventinovenne in giacca e cravatta con gli occhiali scuri che canta da solo sul palco insieme alle sue tastiere. Il pubblico è in visibilio, nessuno sta fermo nonostante ci siano parecchi telefoni a registrare l'esibizione, una marea umana che si muove al ritmo di I Destroyed Disco e You Can Never Go Home.
Il gran finale, ovviamente Girls, dà una scarica di energia che si sente ronzare nell'aria anche mentre tutti escono. Potessimo lo rifaremmo tutto da capo ancora 4 volte di fila.
Un concerto lampo che però ne è valsa assolutamente la pena.
Alessandra
Truth or The Dare?
Il concerto in giacca e cravatta a cui non sapevi di voler andare!