Foto di: LUCIA BOLLETTA


Il 7 dicembre 2024 resterà per sempre una data memorabile per Diego Naska, il ventisettenne delle Marche. Un sogno che si realizza: il concerto praticamente sold-out al celebre Forum di Assago, una meta che molti artisti ambiscono a raggiungere. È il trampolino di lancio verso gli stadi italiani, un simbolo di successo e crescita nella carriera musicale.

Avevamo incontrato Naska allo Sziget Festival (potete recuperare l'intervista completa qui), e quando gli chiesi della data al Forum, che all'epoca era ancora lontana, rispose: "Spero di arrivarci". Questo storico traguardo ad Assago è stato fissato e organizzato da oltre un anno. È il culmine di un enorme lavoro che ha visto l'uscita di un album, un cartone animato, singoli e materiale promozionale. Un vero e proprio progetto intitolato "The Freak Show", che sembra capovolgere la normale logica del mercato: non un tour per promuovere l'album, ma un album creato per celebrare questa data tanto attesa.

Naska ha trasformato il palco del Forum in un autentico "Freak Show", nel senso più positivo del termine. Ha portato sul palco uno spettacolo unico, fuori dagli schemi dei concerti tradizionali. Due super ospiti d’eccezione, Finley e La Sad, un continuo cambio di costumi eccentrici (compreso uno che lo ha visto praticamente nudo), performer straordinari tra giocolieri, artisti delle bolle e ballerini, accompagnati da una live band che ha dato vita al sound giusto per ogni brano.

Ma il vero protagonista è stato il pubblico, coinvolto come mai prima d’ora. Non sembrava solo un traguardo per Naska, ma anche per i suoi fan, che finalmente hanno potuto ascoltare la sua musica in una location iconica come il Forum.

Proprio come fece al Fabrique un anno fa, quando annunciò la data al Forum, anche questa volta Naska ha sorpreso il pubblico. Visibilmente emozionato e in lacrime per la gioia, ha annunciato il prossimo tour nei teatri italiani, con tappe in città come Roma, Bologna, Torino e naturalmente Milano nel 2025.

Il Forum di Assago era un sogno d’infanzia per Naska, ma suonare negli stadi italiani è sicuramente un obiettivo ancora più ambizioso. E siamo certi che ci arriverà. Ci vediamo, tra qualche anno, a San Siro!