Venerdì 13 settembre, al Teatro Cinema Martinitt, è andata in scena Alessandra Faiella con il suo monologo "La versione di Barbie", tratto dall'omonimo libro.
Una carrellata di favole e racconti che come protagonista hanno una donna reale invece che una donna idealizzata e "perfetta". Con la satira e la comicità vengono riletti i canoni della società che una donna subisce durante il suo percorso di crescita.
Nella prima parte ci siamo posti alcune domande tranquille: proviamo ad immaginare queste realtà.
cosa succede dopo il e vissero felici e contenti delle favole?
quanto sono diverse le nostre mattinate rispetto a quelle delle pubblicità?
Andando avanti poi abbiamo affrontato anche dei grandi tabù:
quali sono i nomi pià strani dati alla vagina, alla vulva, ..., alla berdandra?
come sarebbero le mestruazioni e la memopausa se a viverle fosse un uomo?
Come ci ha ripetuto Alessandra, essere felici non è un optional: dobbiamo riscrivere queste benedette favole.
E se per farlo bisogna mandare affa*** qualcuno, pazienza: sono i vaffa che aiutano a crescere.
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La versione di Barbie
Ma la versione reale come sarebbe?