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La GENESI dell’Orchestra Sinfonica di Milano
L'intervista con Alberto Castelli, direttore sviluppo dell'Orchestra Sinfonica di Milano, è focalizzata su GENESI, la nuova community Under 35 che nascerà "ufficialmente" il prossimo 15 marzo 2024
   06 Mar 2024   |     Redazione   |     Philip Michael Grasselli   |     permalink   |      commenti
Oramai è da qualche anno che seguo l’Orchestra Sinfonica di Milano in maniera non ufficiale e mi ha sempre preso tanto la sua programmazione molto variegata, fresca e con un occhio sempre giovane. Proprio qualche giorno fa sono riuscito a scambiare quattro chiacchiere con Alberto Castelli, il direttore sviluppo dell’Orchestra Sinfonica di Milano che ci presenta “GENESI”, la community Under 35 che nascerà “ufficialmente” il 15 marzo 2024 con la proiezione di “Amadeus” di Miloš Forman del 1984 con l’orchestra che suonerà la colonna sonora dal vivo.

Vogliamo dire due parole su GENESI?

Sì, allora, potremmo dire che cosa non è, perché i nostri creativi hanno partorito questo messaggio. Non è un abbonamento, c’è una suggestione magrittiana in questo. Questo proprio perché con GENESI abbiamo voluto presentare un prodotto che fosse più vicino ad una community, piuttosto che ad uno sconto applicato all’intero programma. Ed è un progetto nato osservando il pubblico. A me, a noi, piace metterci lì in un angolino, durante i concerti, e vedere le persone con che faccia entrano e, ancor più importante, con che faccia escono. Se sorridono è un buon segnale, puntiamo a quello.

Proprio durante il Festival Mahler, con cui abbiamo festeggiato i 30 anni dell’Orchestra Sinfonica lo scorso autunno, abbiamo notato questa grande partecipazione di giovani che spesso si fermavano all’intervallo, dopo il concerto, confrontandosi o bevendo un bicchiere al bar. Ci siamo chiesti, a seguito di ciò, perché non agevoliamo proprio questi momenti di aggregazioni, perché non immaginiamo una proposta ad hoc per gli Under 35, in cui diamo un’esperienza da vivere tutti insieme.

Come viene percepita, secondo te, e tra grossissime virgolette, la musica classica tra i Millennial e la Gen Z in questa fase storica?

Tu stai parlando con uno della Gen X. Non ne ho la più pallida idea, ma me lo sono fatto spiegare da ChatGPT, che letteralmente afferma che “la percezione della musica classica tra queste generazioni può variare notevolmente e seconda dell’esperienza individuale, dell’educazione musicale, dei gusti musicali e dell’accesso alla musica”. Fondamentalmente non ci ha dato una risposta, è piuttosto lapalissiana.

Una cosa che comunque possiamo dire è che oramai siamo abituati a una fruizione di prodotti e che sono molto veloci. Quando ero bambino io, le sigle dei cartoni animati duravano anche dei bei minuti. Ora li guardo con i miei nipoti e non esiste più il concetto di sigla.

Nemmeno una sigla, quindici secondi sono anche troppi.

Esatto, sono troppi. In questo senso, forse, è un pochino complesso ciò che proponiamo, poiché abbiamo l’ascolto di sinfonie che durano trenta, quarantacinque, sessanta o novanta minuti: pensiamo a Bruckner o a Mahler. Questo magari mette un po’ alla prova gli ascoltatori più giovani. Ma credo che, una volta che abbiamo la possibilità di imbatterci con l’esperienza di un ascolto di una grande orchestra sinfonica quale la nostra, sia abbastanza impossibile non restare ammaliati, impressionati e affascinati dal suo impatto sonoro e musicale: abbiamo voluto così presentare questo nuovo progetto per far in modo che il numero maggiore possibile di ragazzi abbia l’occasione, anche accidentalmente, di incontrare quest’universo incredibile. Una volta che ci si avvicina è difficile staccarsi da esso.

Poi comunque ho visto proprio qualche giorno fa E.T. e ho notato la grande differenza di pubblico. Bimbi ai tempi di uscita del film, nel 1982, che oggi sono genitori e genitori all’epoca che oggi sono diventati nonni. Insomma, che lacrimoni…

In “Amarcord” di Fellini è infatti presente il personaggio che esce dallo spettacolo e dice: “Era tanto bello e ho pianto tanto”. Ecco, è più o meno quello che succede anche a noi, perché anche il fatto di commuoversi e di mettersi a piangere è una cosa che ha funzionato tantissimo.

Questa iniziativa, ovviamente, non punta solamente alla serie POPs che è più “facile” da ascoltare: il test più grande lo farete con il resto del programma.

Fortunatamente l’offerta dell’Orchestra Sinfonica di Milano è talmente ampia e variegata, che è stato piuttosto facile scegliere e mettere insieme cinque appuntamenti eterogenei: abbiamo la stagione sinfonica, quella in cui abbiamo l’orchestra e i direttori solisti che salgono sul palco; i POPs, quindi che includono i film con l’orchestra dal vivo. Ma sono presenti anche le altre rassegne: quella di Musica e Scienza, in cui i grandi capolavori vengono accostati a temi molto d’attualità quali le neuroscienze o l’astrofisica.

Tra l’altro partiremo con GENESI proprio con un film, dato che il primo appuntamento sarà “Amadeus”, il grande film di Miloš Forman, il 15 marzo, con l’Orchestra Sinfonica, il Coro Sinfonico, un eccellente giovane pianista, Luca Buratto e, quindi, tutte le musiche di Mozart. Ma non solo. Ci saranno appuntamenti sinfonici più tradizionali come il Don Chisciotte di Strauss e la Sinfonia n°7 di Beethoven a inizio aprile, ma anche quello sul cambiamento climatico, della serie Musica e Scienza, con il noto climatologo Luca Mercalli. Sempre sulla linea delle sinfonie, i quadri di un’esposizione di Musorgskij a Ravel a inizio maggio e, prima della grande festa, l’ultima data tutta su Beethoven, con il Concerto per pianoforte e orchestra n°5.

E, appunto, hai detto, un gran finale…

Eh sì, il gran finale sarà il 14 giugno in Auditorium. Ma è anche un periodo in cui è bello trascorrere le serate fuori e ci siamo detti: “Μa perché dopo il concerto non facciamo un after-party da qualche parte?”. Nasce così l’idea di proseguire, in attesa della seconda edizione di GENESI, in un contesto con della musica completamente diversa, in Santeria Toscana 31. Posso fare il direttore marketing? Sono solo 69 euro.

Sono nemmeno 15 euro a concerto!

Ah, giusto, l’aperitivo! Abbiamo introdotto d’ufficio l’aperitivo prima del concerto, in maniera che, si arrivi il più naturali possibili in Auditorium, oltre che una guida all’ascolto che sarà tenuta da un giovane esperto in materia.

Insomma, c’è un piatto ricchissimo che vi aspetta all’Auditorium di Milano, in Largo Gustav Mahler. Per maggiori informazioni, il sito dell’Orchestra Sinfonica di Milano è a disposizione.
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