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Very Long Song Artist

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L’Orchestra Sinfonica di Milano è sempre in perfetto sync
Grande successo per la rassegna POPs dell’Orchestra Sinfonica di Milano, diretta da Timothy Brock, con le due proiezioni de “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin con la colonna sonora eseguita in sincrono
   04 Feb 2024   |     Redazione   |     Philip Michael Grasselli   |     permalink   |      commenti
L’iniziativa dei film con la colonna sonora eseguita dal vivo e in sincrono con i dialoghi spesso in lingua originale è qualcosa che sta diventando uno dei cavalli di battaglia dell’Orchestra Sinfonica di Milano: finalmente ho modo di esprimere per iscritto circa il fascino pazzesco di questo progetto, una delle più belli in circolazione in Italia.

Sul film c’è ben poco da dire: “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin, la prima avventura con il sonoro per uno dei più grandi cineasti della storia, una pellicola del 1940 così d’avanguardia che potrebbe tranquillamente trasmettere lo stesso messaggio di pace anche oggi senza alcuna variazione. Allo stesso tempo, è sempre bene ricordare quanto Chaplin fosse geniale anche nell’ambito della composizione musicale: Timothy Brock, oltre a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano, è annoverato tra i più grandi specialisti al mondo nell’ambito della musica per film e la sua prolifica collaborazione con la Fondazione Chaplin lo ha portato al restauro delle musiche originali di tutti i capolavori del cineasta britannico, in collaborazione con la Cineteca Nazionale di Bologna.

Come affermato dallo stesso Brock in un’intervista: “Ne Il grande dittatore Chaplin ha la tendenza a mettere la musica sullo sfondo anche più del necessario, probabilmente perché affascinato dalla novità di poter giocare con diversi elementi del cinema con cui non aveva mai lavorato prima. Talvolta il volume della banda sonora è così basso da divenire quasi inintelligibile e io ho cercato di modificare le cose un minimo per evidenziare la musica senza però sacrificare il film. Le parti in cui la musica è in primo piano riguarda partiture che non sono scritte da Chaplin, bensì da Wagner – la scena di Hynkel che gioca con il mondo – o da Brahms – la scena del taglio di barba e capelli, tipica del muto. Ma permettere al pubblico di ascoltare i brani eccellenti scritti da Chaplin altrimenti inudibili è un grande onore e una grande opportunità.”

L’altra mission dell’Orchestra Sinfonica di Milano è quella di rimuovere quella “patina” di distacco tra la musica d’orchestra e il pubblico più giovane: una cosa che ho piacevolmente notato, infatti, è la quantità di studenti e ragazzi ben distribuiti tra la platea e la galleria, nonostante sia un venerdì sera, nonostante sia un film, per quanto capolavoro assoluto, di tema non banale.

Da una velocissima chiacchierata nata con Damiano Afrifa, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Orchestra Sinfonica di Milano, la cura e l’attenzione verso le generazioni future è proprio davvero al centro dei progetti della Fondazione che ha “casa” in Largo Gustav Mahler. I prezzi alla portata di studente, l’educazione musicale, la programmazione che spazia dal Barocco al rock’n’roll, nsomma: ci sono tutti i presupposti per unire in maniera trasversale, tutte le generazioni esistenti. E ora fatevi avanti, perché la stagione è ancora lunga!
charlie chaplin, il grande dittatore, milano, musica classica, orchestra sinfonica