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Testimone d’accusa
Un dramma giudiziario di Agatha Christie
   19 Ott 2023   |     Redazione   |     Jacopo Da Re   |     permalink   |      commenti
Il 17 ottobre, il Teatro Manzoni di Milano ha inaugurato la stagione di prosa con Testimone d'accusa, un dramma giudiziario in tre atti per la regia di Geppy Gleijeses. Si tratta dell'adattamento del racconto di Agatha Christie, ideata della stessa autrice. L'opera venne messa in scena la prima volta il 28 settembre 1953 a Nottingham, il 28 ottobre debuttò a West End presso il Winter Garden Theatre di Londra, mentre il 16 dicembre approdò a Broadway, New York, restando in cartellone per più di due anni e mezzo. Il 6 febbraio 1958 arrivò nei cinema l'adattamento cinematografico dal dramma originale, diretto da Billy Wilder.

Il racconto da cui è tratto il dramma venne pubblicato per la prima volta col titolo Traitor's Hand sul settimanale newyorkese Flynn's, nel numero del 31 gennaio 1925. A partire dal primo numero, edito il 20 settembre del 1924, il Flynn's ha proposto racconti pulp polizieschi, investigativi e giudiziari per un totale di oltre novecento numeri. Le riviste pulp raggunsero l'apice della loro popolarità nel mondo anglosassone tra gli anni '20 e gli anni '40, in virtù della lasca normativa sul diritto d'autore vigente all'epoca, delle copertine accattivanti, ma soprattutto del modesto costo delle riviste. Il termine "pulp" difatti, deriva dalla carta sulla quale venivano stampate le riviste, ottenuta lavorando la polpa di legno (pulp wood). La scelta di questi materiali e lavorazioni abbatteva significativamente i costi. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la diffusione della televisione, una maggiore regolamentazione in tema di copyright e la competizione con fumetti e graphic novel misero in difficoltà il mercato dei pulp magazine. Nel 1951 venne pubblicato l'ultimo numero del Flynn's ed entro la fine del decennio molte altre riviste chiusero i battenti, portando così il fenomeno pulp a spegnersi gradualmente. Nel 1994 il pulp venne riscoperto da una nuova fetta di pubblico grazie a Pulp Fiction di Quentin Tarantino, che con questo film omaggia il genere a partire dal poster, che rassomiglia la copertina di una rivista pulp.

La fortuna di questa rappresentazione teatrale non risiede nella psicologia dei personaggi, bensì nella meccanica e meticolosa costruzione della trama dove i personaggi si muovono come ingranaggi. Nello svolgersi dell'azione vengono accennati particolari elementi che lo spettatore può cogliere, per provare farsi strada nella vicenda giudiziaria che vede Leondard Vole, un giovane londinese squattrinato (interpretato da Giulio Corso), accusato dell'omicidio di Emily Jane French, una ricca donna di mezz'età della quale risulta principale erede. A difenderlo in aula sarà Sir Wilfrid Robarts (Paolo Triestino), il quale proverà a far luce sulle curiose circostanze che hanno condotto all'omicidio. Una donna in particolare attirerà la sua attenzione, la serafica Romaine Heilger (Vanessa Gravina), moglie di Leonard Vole; una donna che Sir Robarts non tarderà a definire "speciale".

Completano il cast Michele Demaria, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Francesco Laruffa, Erika Puddu e Lorenzo Vanità. La scenografia è a cura di Roberto Crea (formatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli), i costumi di Chiara Donato (della quale si ricordano i lavori per la messa in scena di numerose opere liriche, tra cui Il Flauto Magico, La Traviata ed il Fidelio), la fotografia di Luigi Ascione (giunto alla nona collaborazione con Gleijeses) e le musiche di Matteo D’Amico. Il regista, Geppy Gleijeses, ha già interpretato il ruolo del pubblico difensore Sir Wilfrid Robarts in occasione della messa in scena avvenuta il 17 gennaio di quest'anno presso il Teatro Quirino di Roma. Infine, poiché nell'ordinamento britannico ad esprimere il giudizio finale è una corte composta da cittadini, prima dello spettacolo il Teatro Manzoni sceglierà sei spettatori che potranno salire sul palco come membri della giuria e saranno così totalmente immersi nell'azione teatrale.

La Christie è solita includere nelle sue trame anche alcuni riferimenti autobiografici. L’autrice nacque nel 1890 a Torquay, Inghilterra. Dopo la prima guerra mondiale si dedicò completamente alla scrittura di romanzi, racconti, opere teatrali e radiodrammi facendosi conoscere al pubblico. Nel dicembre del 1926, dopo che il marito l'aveva lasciata per una donna di dieci anni più giovane, Agatha Christie scomparve misteriosamente per undici giorni. Venne ritrovata in un hotel nel nord dell'Inghilterra sotto falso nome. Le circostanze di questo evento rimangono oggetto di speculazione e hanno contribuito ad accrescere il mito intorno alla sua figura. Negli anni della seconda guerra mondiale acquisì una profonda conoscenza dell'anatomia umana e delle sostanze velenose, che mise a frutto nei suoi romanzi post-bellici. Morì il 12 gennaio 1976, lasciando un'indelebile eredità letteraria. La Christie ha scritto oltre sessanta romanzi e svariati di drammi teatrali. Le sue opere hanno venduto oltre due miliardi di copie e sono state tradotte in più di cento lingue, rendendola uno degli autori più venduti e tradotti di sempre.

Orari
Lo spettacolo rimarrà in cartellone al Manzoni fino a domenica 29 ottobre con i seguenti orari:
Martedì – sabato 20:45
Domenica 15:30
Sabato 28 ottobre 15:30 e 20:45
La durata dello spettacolo è di 110 minuti circa e non sono previsti intervalli.

Biglietti
Poltronissima Prestige: 36,50 + 4,50*
Poltronissima: 33,00 + 4,00*
Poltrona: 25,00 + 3,00*
Poltronissima Prestige over 65: 33,00 + 4,00*
Poltronissima over 65: 30,00 + 3,50*
Poltrona over 65: 22,00 + 3,00*
Poltronissima under 26: 16,00 + 2,50*

* diritti di prevendita


~ Jacopo Da Re, Antonino Leto e Arianna Mosconi
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