Quando ho sentito che una compagnia italiana aveva deciso di adattare il musical de "La rivincita delle bionde" non potevo crederci, poi sono andata a vederlo e potevo crederci ancora di meno.

Facciamo un passo indietro: la storia è semplice. La biondissima Elle Woods, presidentessa dell’associazione studentesca femminile Delta Nu, è una assidua seguace dei dettami delle riviste patinate: tutta glamour, manicure, shopping e accessori total pink. E’ impeccabile, sempre di buon umore, apparentemente frivola e poco intelligente. Viene improvvisamente lasciata dal suo fidanzato, Warner, rampollo di una dinastia di senatori, perché considerata troppo bionda e troppo superficiale per il suo futuro da politico. Determinata a riconquistarlo Elle usa il suo fascino e il suo ingegno per essere ammessa ad Harvard, nella stessa facoltà che frequenta il suo ex. Ma la vita universitaria è ricca di insidie e difficoltà, Warner ha trovato un’altra fidanzata, una “brava ragazza” castana, mentre l’ambiente che la circonda non la accetta per come è, non la rispetta e non valorizza le sue capacità. La frustrazione ma soprattutto alcune nuove amicizie però la spingono a cominciare a credere in se stessa, a riconoscere le sue abilità e ad impegnarsi nello studio della legge. Sarà così in grado di aiutare concretamente anche gli altri difendendo con successo una persona accusata ingiustamente di omicidio grazie alla sua preparazione e alle sue brillanti intuizioni femminili.

Il film è entrato nella cultura pop proprio grazie al trattamento di temi importanti, come la sconfitta di pregiudizi e discriminazioni, senza appesantirli ulteriormente e il musical riesce a incorporare la musica nella trama senza risultare fastidioso, anzi! Le canzoni arricchiscono la trama aiutandola a far capire delle cose che a teatro potrebbero essere difficili da cogliere e inoltre strizzano l'occhio ad altri cardini della cultura pop, facendo apprezzare subito la rappresentazione. Un esempio su tutti il "coro greco" che segue Elle composto dalle sue amiche che ricordano incredibilmente le muse di Hercules.
L'adattamento delle canzoni poi è davvero magistrale e rimangono in testa anche ore dopo la visione, senza risultare mai snervanti.

Lucia Blanco nei panni di Elle è bravissima, il personaggio prende davvero vita con tutta la sua positività e spontaneità che ti fanno tifare per lei. Rende perfettamente la dicotomia di Elle, che nonostante è bionda e iperfemminile non è poi così superficiale come ne suggerirebbe il prototipo nell’immaginario collettivo, al contrario è una persona intelligente che capisce come mettere gli altri a proprio agio e tirare fuori il meglio da ogni situazione dando il massimo.

Una cosa che ho apprezzato molto è l'attualizzazione del musical. Sebbene non siano presenti telefoni e instagram, i personaggi parlano, ballano e fanno riferimenti che potremmo trovare senza alcun problema nella vita di tutti i giorni.
Un esempio su tutti è Elle che dice che Harry e Megan sono suoi vicini di casa a Malibu.

Insomma: a me è piaciuto tantissimo, spero vivamente che registrino in studio le canzoni e pubblichino l'album così che possa ascoltarmelo a ripetizione tutto il giorno.

Vi invito a recuperare lo spettacolo che sarà a Milano al Teatro Arcimboldi fino al 5 febbraio, per poi proseguire la tournée a Genova (Teatro Politeama - 24 e 25 febbraio), Firenze (Teatro Verdi - dal 10 al 12 marzo) e infine a Torino (Teatro Alfieri – 18 e 19 marzo)!

Alessandra Di Nardo