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Very Long Song Artist

Very Long Song Title

Richard Benson
L’inferno dei vivi
   25 Mag 2022   |     Albume   |     Edoardo Vicario   |     permalink   |      commenti
Essere sé stessi, con Richard Benson

Richard Benson, nato a Wokey nel 1955 e deceduto a Roma nel 2022, è stato un personaggio poliedrico. Anche se la maggior parte delle persone lo ricorda per le sue stravaganti apparizioni in televisione, Benson è stato un artista capace di influenzare la scena musicale dal 1970 fino ai nostri giorni.

Nonostante le origini inglesi, Benson avvia la propria carriera quando si trasferisce con la famiglia a Roma. Infatti, ancora adolescente, fonda un gruppo chiamato “Richard Benson e gli Atomi” con cui apre alcuni concerti di artisti italiani, ad esempio Nomadi o Patty Pravo. Però, inizia a farsi conoscere suonando con i “Buon vecchio Charlie”: il loro primo ed unico disco omonimo viene inciso nel 1971 ma vede la luce nel 1990. Qualcuno potrebbe chiedersi perché siano passati 21 anni tra la realizzazione e la pubblicazione: l’etichetta discografica indipendente Suono, incaricata della distribuzione, decide di lasciare il disco nel cassetto all’ultimo momento. Dopo più di due decadi, l’album viene pubblicato dall’etichetta Melos e poi ristampato su Akarma, divenendo oggetto di culto sul mercato giapponese.

Il personaggio di Richard Benson ha più sfumature di quanto si pensi. Questo aspetto si può approfondire raccontando le sue attività nella seconda metà degli anni Novanta: da una parte si esibisce in modo trasgressivo, dall’altra registra due corsi di chitarra su videocassetta. Il primo punto riguarda i concerti in cui, a fare da corollario alla musica, Benson recita simulando amplessi, indossando parrucche e coinvolgendo spesso l’attrice porno Milly D’Abbraccio. L’altro lato della medaglia vede l’artista registrare Lezioni di chitarra rock, metal, rock-blues, guitar tricks (1995), a cui segue, nel 1999, La velocità d'esecuzione nella chitarra metal progressive. A dimostrazione di ciò, egli è considerato uno dei chitarristi più veloci al mondo.

Seguendo le orme dei grandi della musica rock, anche Richard Benson si è reso protagonista di episodi colorati di mistero e macabro. Il 15 settembre 2000 rimane vittima di un incidente: cade dal Ponte Sisto di Roma e si frattura una gamba. Su questo episodio nascono numerose leggende; difatti Benson dichiara di aver subito un tentato omicidio, ma altri testimoni sostengono l’ipotesi di un tentato suicidio da parte dell’artista, depresso per essersi visto diagnosticare l’artrosi alle dita delle mani. In seguito, durante l’ultimo segmento della propria attività artistica, Benson si divide tra concerti caratterizzati dal lancio di oggetti da parte del pubblico, celebre l’episodio del pollo, ed apparizioni televisive sia in reti locali che nazionali, ad esempio nel programma di Paolo Bonolis “Avanti un altro”.

In conclusione, Richard Benson è un personaggio stravagante che però ha vissuto come ha voluto ed anche ognuno di noi dovrebbe seguire il suo esempio. Infatti, come riportato dallo staff dell’artista stesso, le ultime parole del musicista sarebbero state: "Se muoio, muoio felice".
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