Sono passati ormai cinque mesi da quando la Blue Horizon ha unito il suo ventre azzurro all’acqua del mare, lanciandosi alla scoperta dell’oceano senza fare ritorno a casa…ma chi ci vuole più tornare?! Questa è la vita che ogni membro della ciurma aveva sempre sognato! Coda in tangenziale e pausa caffè sono solo un lontano incubo. Si sentono liberi, leggeri, hanno il capo rivolto all’indietro e le braccia aperte per farsi attraversare dal vento. Forse sono convinti che questa fortuna durerà per sempre. Proprio sotto di loro, un gruppetto di pesci rondine guizza fulmineo fuori dall’acqua, solo per pochi attimi, ma quel tanto che basta per riportarli con i piedi per terra: ciurma, c’è una nave da gestire! Dopo cinque mesi le scorte iniziano a scarseggiare e, mentre i viveri piano piano svaniscono, sul ponte sta crescendo una montagna di rifiuti. Non si tratta di uno strano sortilegio ma della spazzatura prodotta a bordo e di quella raccolta in mare lungo la rotta, giorno dopo giorno. Sarà forse questo il momento giusto per mettere in pratica quella famosa Economia Circolare di cui si sente parlare da molto tempo? Saremo finalmente pronti a farlo? Non resta che scoprirlo con gli ospiti di questa puntata dedicata proprio al tema della circolarità.

Nella prima rubrica ritroveremo l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ovvero l'ente che fornisce supporto tecnico-scientifico per il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE). Cecilia Silvestri, biologa marina e ricercatrice di ISPRA, ci spiegherà perché è dall’ingranaggio della "Policy & Institution" che dipende la creazione di una vera e propria filiera dell’Economia Circolare, attualmente ancora in fase di progettazione. Con riferimento alla Blue Economy, definiremo i rifiuti marini, capiremo se sono inseriti nel contesto normativo e in che modo potrebbero essere valorizzati.

In "Business & Innovation" comprenderemo perché i pescatori avranno un ruolo strategico nel compimento della filiera dell’Economia Circolare che parte dal mare. Ai nostri microfoni, Nikos Therapos, Head of Policy & Finance di Enaleia, presenterà il lavoro svolto da questa impresa greca che sta introducendo una vera e propria innovazione di carattere sociale nel settore della pesca. Per Enaleia i pescatori sono tra coloro che potrebbero rifornire la filiera con i rifiuti marini, principalmente plastica, recuperati durante le normali attività di pesca. Capiremo quindi l’importanza di instaurare un cambiamento di coscienza ambientale nelle nuove generazioni di pescatori fornendo loro le basi tecniche e culturali per compiere scelte consapevoli. Infine vedremo come Enaleia sta perseguendo questo obiettivo nel Mediterraneo, lavorando soprattutto sull’asse Grecia-Italia.

Protagonista della rubrica "Science & Research" sarà il riccio di mare, che oltre ad essere uno degli animali marini più iconici, è una prelibatezza alimentare ancora poco sostenibile. Michela Sugni, docente di Zoologia al Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell'Università degli Studi di Milano, presenterà il progetto tutto italiano Riccicliamo, che ha l’obiettivo studiare come fornire una seconda vita agli scarti alimentari del riccio, ovvero gli aculei, lo scheletro e lo speciale collagene contenuto al suo interno. Vedremo quindi attraverso quali processi si potrebbero trasformare questi materiali per ricavarne dei prodotti utili, ad esempio per l’industria dei mangimi e della medicina rigenerativa.

Se vi dicessimo che la definizione di Economia Circolare nasce proprio dal mare, o meglio, da un viaggio sul mare? Circa dieci anni fa la velista professionista Ellen MacArthur chiudeva la sua carriera costellata di record per dedicarsi all’ambiente e diffondere la sua idea di economia basata sull'approccio circolare, maturata proprio attraverso le esperienze vissute in barca a vela. In "Community & Adventure" cercheremo di ripercorrere questa presa di coscienza grazie a uno skipper oceanico che ha attraversato l'Atlantico più di trenta volte. Questo lupo di mare si chiama Omero Moretti e, grazie ai racconti delle sue avventure, capiremo se è possibile adottare una gestione di tipo circolare anche in mezzo al mare e quanto la barca vela sia la cruda rappresentazione del nostro pianeta, luogo in cui le risorse sono destinate a esaurirsi.

L’appuntamento con Blue Horizon è martedì 1 marzo alle ore 20:00. Uno sguardo all’orizzonte per conoscere il futuro del mare, vi aspettiamo!