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I Kings of Convenience hanno rotto il silenzio
Dopo tanto tempo i Kings of Convenience tornano a suonare al Teatro degli Arcimboldi a Milano
   04 Nov 2021   |     Redazione   |     Emmanuel Hernandez   |     permalink   |      commenti
Lunedì 1 novembre, alle 21, al Teatro Arcimboldi di Milano, Erlend Øye ha afferrato il suo microfono alcuni minuti dopo le 21:00 al Teatro degli Arcimboldi per annunciare:

“We are so happy to be playing again in Milano after so long. I’m sure it is also the first time for most of you attending something like this”

Tanti, tantissimi applausi.

È iniziata così una serata ricca di atmosfere acustiche al Teatro Arcimboldi, in cui Eirik ed Erlend hanno presentato il loro nuovo album Peace or Love nell'ambito di un piccolo tour europeo che ha visto l'Italia e Milano tra le sue destinazioni.

I Kings of Convenience hanno un suono già classico ben rifinito come prodotto di una carriera che dura da più di due decenni.

Con principalmente solo due chitarre come strumenti principali, costruiscono interi ambienti, perfetti per abbinare le loro voci rilassanti e lo spettacolo di lunedì ne è stata una prova perfetta. La performance è iniziata con due brani del loro nuovo album, Comb my Hair e Ask for Help, per poi continuare un viaggio attraverso i loro ultimi tre dischi.

La cosa più sorprendente guardando i Kings of Convenience, anche dopo tanti anni, è la loro perenne maestria nel suonare straordinariamente una chitarra ciascuno. La diversità nelle loro canzoni che il loro stile ha raggiunto, solo come prodotto delle loro due voci morbide che cantano alla perfezione con due chitarre è stranamente bella, mentre allo stesso tempo così complessa che fa sembrare ogni canzone diversa ma familiare.

Mentre la performance continuava, l'energia nella musica non ha mai smesso di aumentare.

La seconda metà dello spettacolo, invece, è stata caratterizzata da altri due musicisti che si sono uniti ai membri principali della band con un basso e un violino e, insieme a loro, hanno eseguito Boat Behind, Stay Out of Trouble e Catholic Country. Era impossibile non vedere e condividere l'evidente felicità dei quattro musicisti che hanno continuato a suonare versioni estese e improvvisate delle canzoni. Era chiaro che tutti erano pieni di gioia per essere tornati su un palco.

Senza nemmeno accorgersene è passata un'ora e i quattro musicisti hanno lasciato il palco prima delle lodi del pubblico, per poi tornare ed eseguire gli ultimi tre momenti salienti del loro album del 2004 Riot on an Empty Street: Homesick, Know-How e I’d Rather Dance with You.

Quella notte il Teatro Arcimboldi era stracolmo di un pubblico innamorato del carismatico e quasi naturale italiano di Erlend, che negli ultimi anni ha vissuto in Sicilia a intermittenza. L'eloquenza di Eirik, invece, non aveva bisogno di alcun italiano per connettersi con tutti quelli che lo ascoltavano parlare in inglese.

Poco prima delle prime corde di Know-How, ha chiesto a tutti di dedicare questa canzone a tutte le persone del mondo.

Il Teatro ha poi rotto il silenzio come per celebrare la fine, anche se solo per un momento, dei tempi strani che stiamo vivendo. È stato quel momento in cui i Kings of Convenience hanno messo in pausa tutto ciò che accadeva fuori dal locale con la loro musica.

La performance impeccabile includeva nuovi uscite e grandi classici, donando grande vita al Teatro Arcimboldi.
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