IN RIPRODUZIONE

DA WEBCAM

ASCOLTACI!

LICENZA SIAE 202200000075 | LICENZA SCF 937/14 | C.F. 97703440152

© 2008-2024 POLI.RADIO | TUTTI I DIRITTI RISERVATI | Iniziativa realizzata con il contributo del POLITECNICO DI MILANO

Nascondi dock Mostra dock

Very Long Song Artist

Very Long Song Title

La Gomera
L'isola dei fischi
   17 Gen 2020   |     Redazione   |     Fabiola Papini   |     permalink   |      commenti
Con il brano The passenger ha inizio il nuovo film del regista rumeno Corneliu Porumboiu: La Gomera, al cinema a partire dal 30 gennaio. Un noir avvincente e ironico, che lo scorso anno è stato presentato in concorso al Festival de Cannes 2019 e alla 37a edizione del Torino Film Festival.

Cristi (Vlad Ivanov) è un ispettore della polizia di Bucarest che, ormai disilluso e amareggiato dalla vita, si lascia corrompere dai narcotrafficanti. È un uomo comune, dal volto serio e malinconico, che, spinto dalla tentazione di guadagnare una contingente somma di denaro e dal sentimento che nutre verso Gilda (Catrinel Marlon), si lascia coinvolgere nell’evasione del gangster rumeno Zsolt (Sabin Tambrea). Il protagonista si ritrova, così, in una situazione più grande di lui, in cui deve rendere conto da un lato al temibile Paco (Augustì Villaronga), capo della banda criminale, dall’altro a Magda (Rodica Lazar), sua superiore in polizia, sempre più diffidente nei suoi confronti.

Il titolo rimanda a un’isola delle Canarie, la vulcanica Gomera, dove Cristi è costretto ad andare per sottoporsi a un corso intensivo di Silbo. Kiko (Antonio Buil) deve insegnargli in fretta questo linguaggio fischiato, che un tempo veniva utilizzato dai contadini del posto per comunicare tra loro in luoghi remoti. Ormai sconosciuto, chi lo ascolta può facilmente confonderlo con la lingua degli uccelli; da qui l’idea di utilizzarlo per comunicare nel corso dell’operazione criminale. Si tratta, dunque, di un patto d’affari apparentemente perfetto, ma le emozioni dei personaggi sconvolgeranno tutto.

La pellicola presenta numerosi omaggi alla storia del cinema, tra cui il più evidente è la rielaborazione originale della scena della doccia di Psyco. A questa scelta, si affianca anche quella di un uso spiazzante della musica: alternando rock e lirica, il regista riesce ogni volta a trovare il sottofondo perfetto in una narrazione scandita da vari capitoli. Ognuno di questi è dedicato a uno dei personaggi, ma non sempre rispettano un ordine cronologico. Il risultato è una storia vorticosa e coinvolgente, in cui i ritratti dei protagonisti emergono gradualmente rivelando aspetti inattesi e permettendo allo spettatore di empatizzare gradualmente con loro.

Se siete curiosi di vivere l'avventura con i vostri occhi, non perdetevi "La Gomera", dal 30 gennaio nelle sale cinematografiche.
cinema, festivaldecannes, film