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Sabato sera? Flowers Festival
The Bloody Beetroots, Pristess, The Dreamers e Fran e i pensieri molesti in un'unica serata
   16 Lug 2019   |     Redazione   |     Xhulja Doci   |     permalink   |      commenti
Flowers Festival, un festival lungo un mese all’interno del parco della Certosa di Collegno (TO), più precisamente dentro l’ex manicomio. Ne abbiamo già parlato e raccontato della sua unicità come festival nel panorama italiano. Di come il genere musicale proposto non sia uno solo e di come gli artisti chiamati ad esibirsi sul palco siano lì non solo per la loro musica ma anche per lo stile di vita da loro adottato.

Abbiamo avuto la fortuna di seguire due date del festival, per poter vedere l’evoluzione di questo posto, in base agli artisti della serata.

Lunedì 8 luglio è stato il momento di Yann Tiersen mentre sabato 13, The Bloody Beetroots e Priestess.

Questa volta la location sembra dare la sensazione del posto giusto per il concerto giusto, il pubblico comunque eterogeneo nonostante la netta prevalenza di giovani ragazzi. È sabato sera d’altronde, quale miglior alternativa al solito pub se non il dj set di Bloody Beetroots? Infatti è così, girandomi intorno vedo tante comitive di amici tutti insieme, ciò mi dà la sensazione che per quanto sia importante ed internazionale, il Flowers Festival può essere visto come un rifugio sicuro, una tradizione per gli abitanti della zona.

Passiamo ai concerti, i primi ad esibirsi sul palco sono Fran e i pensieri molesti, gruppo ancora acerbo ma con tanta voglia di farsi sentire, comunicare ed intrattenere il pubblico. Francesca la cantante con i testi delle canzoni ci racconta dei piccoli-grandi problemi di ogni giorno, con quel fare incazzato ed esasperato in cui tutti possono immedesimarsi.

Subito dopo Fran e i pensieri molesti sale sul palco Priestess. Flowers Festival è una delle tappe del tour estivo del suo primo album ufficiale “Brava”. Pristiess dimostra sul palco di non avere bisogno di troppi fronzoli o scenografie, le basta la sua dj alle spalle, e la sua voce, adatta a fare rap, trap e tutto quello che vorrebbe altro.

Un’ora dopo anche il concerto di Priestess è finito, sono circa le 23.30 e sotto il palco inizia a crearsi la calca per The Bloody Beetroots, il quale qualche minuto dopo sale sul palco dando via ad un dj set di un’oretta, senza pause ma solo salti, sia del pubblico che suoi. Per chi non lo conoscesse, al dj originario di Bassano del Grappa piace saltare e lanciarsi sul palco ad ogni attacco forte delle basi.

Bloody Beetroots vuole bene al suo pubblico, ci parla, lo incita a ballare di più e lo coccola, mettendo nell’arco del dj set due dei pezzi che lo hanno reso più famoso, conosciuto anche da chi non ascolta la musica elettronica,WARP eYou Promised Me (la quale è la versione inglese di “volevo un gatto nero”).

Finito il dj set, la serata non è completamente conclusa, infatti nel palco retro, come ultimo show della serata ci sono i torinesi The Dreamers per un’altra oretta di drum ‘n bass.

Alle due chiude tutto, per chi ne volesse ancora c’è pur sempre Gianca sui Murazzi.
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