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CASCINET
Una sorpresa tra i confini di Milano
   30 Dic 2018   |     Redazione   |     Sara Zanardini   |     permalink   |      commenti
Milano è una città dalle mille sorprese. Qualunque cosa tu stia cercando stai pur certo che in città la troverai. Avresti mai pensato di riuscire a trovare una cascina nei confini della metropoli italiana?

Quasi certamente no, e invece tra l’Ortica e il Forlanini si trova la Cascina Sant’Ambrogio. Lì, solida e stabile da quasi un millennio, si è trasformata nei secoli da monastero a cascina agricola ospitando monache, agricoltori, famiglie migranti e, oggi, un’intera comunità.

La comunità attuale è quella che costituisce l’associazione Cascinet. Per scoprire meglio di che cosa si tratta abbiamo conosciuto Elena, una volontaria del posto.

Com’è nato questo progetto?

Il progetto parte 6 anni fa quando si incontrano due gruppi a Milano, un gruppo che era già presente in Cascina Sant Ambrogio e un gruppo che cercava una cascina dove sviluppare un progetto. Questi due gruppi si incontrano e per sinergie di intenti uniscono le loro forze. Inizialmente ospiti dei vecchi contadini, di cui uno ancora vive qua, che hanno fin da subito accolto, pagato e ospitato questo progetto, cominciano col sistemare la cascina e il gruppo si costituisce come “Associazione di Promozione Sociale CasciNet” (il 30 novembre 2012 ndr).
Successivamente nasce la “Società Agricola Impresa Sociale srl” che il 19 Febbraio 2016 firma un contratto di concessione trentennale col comune.

Quali sono le attività che svolgete all’interno dell’azienda?

Uno dei primi progetti che è partito è Terra Chiama Milano che è il community Garden di Cascinet. Sono 80 orti condivisi, dove i cittadini si cimentano coi lavori orticoli. Sono tutti appezzamenti senza recinzioni, a differenza di altri orti condivisi, quasi non si capisce dove inizia uno e finisce l’altro. Il progetto agricolo e comunitario si è poi sviluppato nel progetto Food Forest e nella fitodepurazione.

In un appezzamento dietro la cascina c’era una discarica, abbiamo ripulito lo spazio e piantato alberi da frutto, creando il progetto in permacultura Food Forest. Mentre il campo di fronte l’abbiamo trovato inquinato da metalli pesanti, e abbiamo usato la senape come strumento di fitodepurazione.
Dietro la food forest c’è anche un progetto di apicultura, ApiNet, nato grazie ad alcuni nostri soci che hanno arnie in altri posti e hanno cominciato un paio di anni fa a portarne qui alcune.

Abbiamo appena iniziato con il compostaggio e stiamo partendo con la lombricoltura per produrre humus da riutilizzare negli orti,

Ho visto che avete fatto anche l’asilo nel bosco

Si dell'asilo nel bosco si occupa però un'associazione esterna, Naturiamo. Siamo molto contenti di poter ospitare un progetto anche educativo; molti dei fondatori vengono dal mondo scout e hanno una forte attenzione al coinvolgimento dei giovani, quindi è un aspetto su cui Cascinet punta molto.

Avete degli eventi in programma sia dal punto di vista musicale oppure dei laboratori?

La programmazione degli eventi per il 2019 è iniziata da poco, stiamo strutturando adesso gli eventi della prossima stagione. Ci saranno sia degli eventi grossi di musica, cotinueranno le cene sociali del venerdì e vogliamo partire con le domeniche in cascina, quindi apertura per pranzo e laboratori nel pomeriggio. Ci sarà probabilmente un ciclo di laboratori di ceramica e dei corsi di food forest - come gli anni passati- per bambini ed adulti.

Tu di che attività ti occupi all'interno dell'associazione?

Io sono volontaria e ho un orto nel community garden, anche se mi sono fatta molto coinvolgere nell’organizzazione degli eventi. D’estate infatti, oltre agli eventi musicali organizziamo feste di compleanno, laurea, matrimoni, cinema, cene sociali e chi più ne ha più ne metta. Quindi ci si da molto da fare e si riesce a far lavorare qualcuno che magari fuori un lavoro non ce l’ha.

Hai sempre avuto una passione per l’orto?

No in realtà ho sempre avuto una mezza idea, ma essendo di Lambrate non l'ho mai concretamente fatto prima, anche se avrei sempre voluto farlo ma infatti non sono bravissima ma questo anno mi impegno di più, promesso.

Secondo te, una realtà come questa è più un modo per evadere dalla città e dalla quotidianità o vuole essere un modo diverso di vivere la città? Pensi che una situazione così agricola possa in un futuro unirsi a quello che è diventata la città di Milano?

Noi siamo presidio agricolo e vogliamo rimanere tali. Non so è come se noi ci fossimo persi una generazione. Qui, tra i nostri volontari ci sono persone che hanno dai 50 anni in su, che da bambini vivevano in campagna e poi sono venuti in città, e quindi hanno ancora memoria di quello che è la campagna. Poi ci siamo noi che siamo cresciuti in città, e in qualche modo stiamo cercando di amalgamare questa dicotomia dove abbiamo un interesse e ci sentiamo parte di questo mondo agricolo, ma siamo consapevoli dell'esistenza di grandi realtà metropolitane, quindi non bisogna neanche estranearsi da questo.

Al momento stiamo partendo con una CSA, una comunità di sostegno all’agricoltura perché oltre alla cascina ci sono stati dati in custodia 8 ettari di terreno tra l’abazia di Chiaravalle e Corvetto. Quindi c’è un progetto anche più ampio di riutilizzo dei terreni che sono stati usati per anni ad intensivo. In parte non c'è stato un passaggio di testimone alle nuove generazioni, però c'è ancora la possibilità di giocarsela

Voi vivete qui nella cascina?

Al momento ci vive in pianta stabile Mario, il contadino che ci ha ospitato fin dall'inizio e vivono per dei brevi periodi dei soci dell’associazione che collaborano attivamente col progetto.

A te è capitato di vivere qui qualche tempo? E’ proprio come la vita in campagna?

Si è bellissimo. Abbiamo vissuto qui io e il mio compagno l’inverno scorso, ospiti di Mario, perché non stava bene e aveva bisogno di una mano. Abbiamo dormito in cucina da lui con la stufa, ci si svegliava presto. Fai proprio l’orario dei contadini. Invece quest estate abbiamo fatto un mese qua sempre io e il mio compagno per sistemare tutti i fienili e imbiancare tutti i magazzini.

Se qualcuno volesse aiutarvi, partecipare e iniziare a fare volontariato?

Why not. Basta scrivere a volontariato@cascinet.it e potete fare tutto quello che volete, aiutare nel giardinaggio e negli eventi, portare le vostre esperienze.
eventi, milano, musica