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Sarà un Festival di Sanremo davvero indie
Mahmood è il secondo giovane ad aggiudicarsi un posto fra i BIG
   22 Dic 2018   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
La seconda serata dello speciale Sanremo Giovani è andata e tra un abbraccio paterno del buon Pippo Baudo e una citazione dei The Giornalisti da parte di Rovazzi ("Il cellulare lo usiamo per mandare vocali da dieci minuti" ndr)[/i], abbiamo ufficialmente tutti i nomi della squadra BIG del 69° Festival di Sanremo.

[i]NOTA BENE
: se siete nostri fedeli ascoltatori e, soprattutto, ragazzi tra i 15 e i 35 anni, quest'anno sarete parecchio avvantaggiati nel seguire il festival, visto che metà dei campioni in gara sono sconosciuti al classico spettatore sanremese, ma in realtà sono band che fanno letteralmente sold out ovunque.

Una scelta strategica per adescare i giovani telespettatori? Una lobby delle case discografiche che ha influenzato il "dittatore artistico" Claudio Baglioni? Non lo sappiamo, ma poco importa: sarà davvero un festival pazzesco!
Un po' come il Concerto del Primo Maggio di Roma, che scandalizzò i più (e fece rischiare a Cosmo fratture multiple, ndr), perplessi sulla line up "più Frah Quintale e meno PFM".

Ma quindi, senza ulteriori indugi, andiamo a svelare gli ultimi nomi che mancavano all'appello:

Francesco Renga con “Aspetto che torni”
Patty Pravo con Briga con “Un po’ come la vita”
Nino D’Angelo con Livio Cori “Un’altra luce”
Daniele Silvestri con “Argento vivo”
Negrita con “I ragazzi stanno bene”
Enrico Nigiotti con “Nonno Hollywood”
Boomdabash con “Per un milione”
Achille Lauro con “Rolls Royce”
Arisa con “Mi sento bene”
Ex-Otago con “Solo una canzone”
Federica Carta e Shade con “Senza farlo apposta”

Siete perplessi dal fatto che Federica Carta e Shade siano tra i BIG e i La Rua (che hanno davvero spaccato ieri sera) siano stati messi fra i Giovani, finendo quindi per essere esclusi dal festival? Tranquilli, non siete gli unici, anzi, pure i giornalisti in sala hanno chiesto spiegazioni, finendo per essere subito stroncati da un: "È già stato spiegato" di Pippo.

A conclusione di queste due serate, dunque, non possiamo che tirare le somme e chiederci se davvero questa scelta sia stata alla fine la migliore possibile: tra gli esordienti che si sono esibiti in queste serate c'erano pezzi da novanta, tra cui La Zero, che con la sua canzone (o forse dovremo dire recitar cantando) dedicata ai bambini che crescono in carcere con la madre, ha sconvolto la giuria di esperti e gli spettatori.

Lo scopriremo solo con l'inizio ufficiale della kermesse, il 5 febbraio 2019.

Nel frattempo però ci andiamo a riascoltare la canzone vincitrice di ieri sera, Gioventù Bruciata di Mahmood -che si aggiunge così ufficialmente ai campioni- e iniziamo a fare il totonomi per quelli che saranno i presentatori che affiancheranno Baglioni (si vociferano personaggi del calibro di Virginia Raffaele, la coppia Bisio-Incontrada e l'irriducibile Morandi).

Ci risentiamo a febbraio, pronti per quello che sarà il Festival di Sanremo più indie della storia!


Immagine di copertina: RAI
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