"Hello! Would you like to change religions?". Una frase, un campanello che suona, un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Ci sono commedie musicali che ti fanno sorridere e poi c'è The Book of Mormon, uno spettacolo che non si limita a intrattenere: ti travolge, ti spiazza e ti fa ridere a crepapelle.
Nato da Trey Parker e Matt Stone (le menti folli dietro South Park) insieme a Robert Lopez (il creatore di Frozen e Avenue Q), questo show è stato definito dal New York Times "il miglior musical del secolo". Il suo successo è globale: 9 Tony Awards, un Grammy e platee esaurite da Londra a Melbourne. È un fenomeno che ha riscritto le regole di Broadway, dimostrando che si può essere incredibilmente scorretti e avere, allo stesso tempo, un cuore gigantesco.
Per chi non ha ancora ricevuto la "rivelazione", ecco cosa vi aspetta: Elder Price, il golden boy dei missionari mormoni convinto di essere destinato alla grandezza, e Elder Cunningham, un ragazzo impacciato con la tendenza a inventare bugie assurde, vengono spediti in missione. Ma addio sogno di Orlando e Disneyland. La loro destinazione è un remoto villaggio in Uganda, dove la popolazione locale ha ben altro a cui pensare che alla salvezza eterna (tra carestie, povertà e un signore della guerra decisamente poco ospitale).
Quello che segue è un viaggio allucinante nello scontro culturale, dove l'ottimismo americano si schianta contro una realtà brutale, generando una comicità esplosiva. Vedere questi ragazzi in camicia bianca e cravatta tentare di spiegare la storia di Joseph Smith in mezzo al caos è un'esperienza di pura satira, tagliente ma sorprendentemente dolce.
E finalmente, l'attesa è finita. The Book of Mormon sta per arrivare in Italia per la prima volta in assoluto. Segnatevi queste date come se fossero sacre: dal 10 al 21 dicembre 2025, i missionari mormoni prenderanno possesso del TAM Teatro Arcimboldi di Milano.
Questa non è una semplice replica; è una produzione internazionale (targata, tra gli altri, Sonia Friedman Productions) che porta a Milano la qualità originale del West End e di Broadway. Lo spettacolo sarà in lingua originale, un dettaglio che garantisce di cogliere ogni sfumatura di battute ormai leggendarie come quelle di "Hasa Diga Eebowai" o "Turn It Off".
L'invito è aperto: venite a scoprire perché milioni di persone hanno amato questa storia di amicizia improbabile e fede strampalata. I biglietti sono già in vendita e, vista l'esclusività dell'evento (solo due settimane!), andranno a ruba.
Preparatevi. Ascoltate la colonna sonora su Spotify fino a consumarla. Indossate il vostro sorriso migliore (e magari una cravatta nera per entrare nel mood). Sarà una festa di musica, ritmo e umorismo geniale capace di trovare il lato comico anche nelle situazioni più assurde.
Il campanello sta suonando. Voi risponderete? "I Believe!"
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Il musical più scorretto (e amato) del mondo sbarca finalmente a Milano