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Very Long Song Artist

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Bassi Maestro, tre decenni di hip hop
30 anni di musica, cultura e rispetto per le radici in un percorso che continua
   06 Nov 2025   |     Redazione   |     Brayan Martinez Huezo   |     permalink   |      commenti
L'incontro per festeggiare trent'anni di carriera di Bassi Maestro - alias Davide Bassi - si è tenuto il 4 novembre 2025 al Circolo Arca di Milano. Una serata divisa in due momenti distinti ma complementari: un talk dedicato al racconto della sua carriera e della nascita della scena rap italiana, seguito da un DJ set condiviso con DJ Zeta, storico collaboratore e amico, durante il quale i due hanno alternato vinili e chiacchiere con i fan in un'atmosfera intima e autentica.

Nel talk, Bassi ha ripercorso le sue origini artistiche, ricordando gli anni Ottanta, quando il rap in Italia era ancora un fenomeno sotterraneo fatto di feste in cantina e jam tra pochi appassionati. All'epoca si esibiva come DJ, non ancora come rapper.

Il primo riconoscimento arriva nel 1992, con la recensione di una sua demo su una rivista di settore, che lo porta a conoscere DJ Zeta.

Nel 1995 ottiene la sua prima esibizione retribuita, pur non essendo tra i protagonisti principali. Ricorda che tutti negli anni Novanta guardavano agli Stati Uniti, prelevando ispirazione – spesso anche copiando.

L'anno seguente pubblica il primo album autoprodotto, frutto del lavoro con la sua etichetta indipendente. Da subito emerge la sua attenzione alla qualità del suono e alla pulizia tecnica. Il tour che accompagna l'album, tra centri sociali e piccoli locali, gli permette di imparare a gestire in prima persona anche gli aspetti tecnici dei live.

Con la visibilità acquisita, Bassi comincia a lavorare come producer per i “Sottotono”, secondi soltanto agli Articolo 31 in fatto di popolarità. È in quel periodo che comprende quanto sia fondamentale “evolversi” per mantenere alto il livello artistico.

Da questa fase nasce “Foto di gruppo”, brano iconico che segna una svolta: inserito nel suo primo album ufficialmente distribuito, un lavoro curato nei dettagli e fortemente ispirato alla scena americana, con numerosi featuring.

Negli anni Duemila, mentre molti esponenti della scena hip hop abbandonavano o cambiavano genere, Bassi e pochi altri resistevano, diventando una sorta di “Resistenza” del rap italiano”. Nasce in questo contesto un rap più diretto e critico, e meno “politically correct”, rappresentato da brani come “S.I.C.”, “S.A.I.C.” e il celebre remix di Fabri Fibra.

Il facendo un salto temporale arriviamo al 2017, anno di uscita di "Mia Maestà", album maturo e innovativo, in cui Bassi dimostra di saper fondere tutta la sua esperienza con una visione moderna e raffinata del suono.

Il talk si chiude con un annuncio importante: una raccolta celebrativa dei suoi pezzi più iconici, rimasterizzati e accompagnati da aneddoti inediti sui retroscena di ogni pezzo, uscirà a novembre alla vigilia del nuovo tour.

La seconda parte dell’evento è appunto un DJ set costruito attorno ai vinili della collezione personale dell'artista, un viaggio tra funk, soul e rap che mette in luce la sua vasta cultura musicale e la genuinità della sua passione.

La serata si chiude con un dialogo spontaneo tra Bassi e il pubblico, composto da fan attenti, rispettosi e profondamente legati alla sua musica — una rarità nella scena contemporanea.

Un evento semplice, vero e denso di significato: la celebrazione sincera di un percorso trentennale, coerente e sempre fedele alla musica.