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World Photography Awards al Museo Diocesano
La fotografia che parla al presente
   19 Giu 2025   |     Redazione   |     Domiziana Caliari   |     permalink   |      commenti
Torna per il terzo anno consecutivo al Museo Diocesano di Milano una delle eventi più attesi dell’anno: l’edizione italiana della mostra dedicata ai Sony World Photography Awards.

Portare una mostra del genere in un museo di arte sacra può sembrare una scelta azzardata, e invece funziona benissimo. Il Diocesano sta lavorando da tempo per avvicinarsi a un pubblico più giovane, e lo fa anche (e soprattutto) attraverso progetti come questo, che portano linguaggi visivi nuovi dove meno te li aspetti.

In mostra, una selezione delle opere vincitrici e finaliste provenienti da tutto il mondo – oltre 400.000 candidature da più di 200 paesi, suddivise in categorie che spaziano dalla fotografia naturalistica a quella sportiva, dall’architettura alla creatività pura, con attenzione anche ai giovani e agli studenti.

Il titolo di Fotografo dell'anno è andato al britannico Zed Nelson, che nella sezione Wildlife and Nature solleva interrogativi profondi sul nostro rapporto con l’ambiente. Il suo lavoro mostra come, nella società contemporanea, abbiamo imparato ad accontentarci di una natura “addomesticata” e surrogata, fatta di animali abituati al turismo e paesaggi plasmati per il nostro consumo visivo. Un invito a riflettere su ciò che ci resta di autentico nel nostro legame con il mondo naturale.

Spicca anche la vittoria, nella sezione Sport, della fotografa italiana Chantal Pinzi, con un progetto fortissimo: racconta le ragazze indiane che usano lo skateboard - utilizzato tipicamente solo dai coetanei maschi - per ribellarsi al patriarcato. Un gesto semplice che diventa un atto rivoluzionario.

Anche se la mostra parte da Londra, la versione italiana è molto più di una semplice “copia”: grazie alla curatela di Barbara Silbe, assume un’identità propria, con un percorso narrativo pensato per il pubblico locale e un’allestimento che dà respiro alle immagini.

Una chicca di questa edizione milanese? Una stanza dedicata alle foto che non hanno vinto ma sono arrivate in finale. Scatti potentissimi, iconici, che mostrano quanto talento ci sia anche fuori dal podio. Tra gli italiani, merita una menzione Alessandro Gandolfi, nella categoria Still Life, con un lavoro visivamente impeccabile e poeticamente asciutto.

La mostra resterà aperta per tutta l’estate, fino al 28 settembre!

Ingresso diurno:
Martedì – Domenica, ore 10.00-18.00 (da piazza Sant’Eustorgio, 3)
La biglietteria chiude alle 17.30
Intero: 9€ / Ridotto: 7€

Ingresso serale:
Lunedì – Domenica, ore 17.30-22.30 (da Corso di Porta Ticinese, 95)
Ultimo ingresso in mostra alle ore 22.00
In orario serale è attiva unicamente la formula 12 € aperitivo a InChiostro Bistro + ingresso mostra
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